Tensioni: nella Chiesa - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Tensioni: nella Chiesa

T
Mt 16,18: "Tu sei Pietro e su questa pietra..."
Grazie di cuore, per l'incontro prezioso di questi due Apostoli: in Pietro ci ritroviamo con i più attenti al valore della tua parola di sempre. In Paolo ci ritroviamo con i più sensibili alle provocanti sfide dell'oggi. Alimenta in ciascuno di noi la saggezza di saper talora sentire più urgente abbeverarci all'eterno di Pietro e altri in cui avvertiamo più fascinosa l'urgenza, l'interpellanza dell'oggi di Paolo.
Grazie perchè hai dimostrato anche per noi, credenti polarizzati dalle opposte tensioni, l'appassionata convivenza tra le due colonne fondanti della tua Chiesa: Pietro, l'istituzione, e Paolo, il carisma e la profezia.
Grazie perchè prima di pacificarli, hai permesso che "litigassero" ad Antiochia a confermarci nel sogno di una Chiesa nè piatta e uniforme, nè agitata e instabile, ma dialettica e comunionale sempre!
Grazie perchè hai inventato Pietro, primo Papa, capace di confrontarsi con Paolo sul tema sempre attuale della apertura ai lontani, col pericolo necessario di contaminare il tuo Vangelo.
Grazie perchè hai convinto Pietro ad ascoltare lo Spirito fino a dar ragione a Paolo.
Grazie per aver messo nel cuore di questo Paolo "vincente" il desiderio, anzi l'esigenza, di visitare Pietro per garantirsi la comunione con tutti i credenti!
Manda, Signore, alla tua Chiesa, uomini attenti, come Paolo, ai "segni dei tempi" per attingere nel tesoro della tua Parola, la linfa perenne per fiorire fiori sempre nuovi ogni primavera!
Liberaci da quelli che vogliono preservare la "fonte zampillante vita eterna" imbottigliando "l'acqua viva" come acqua minerale.
Liberaci da quelli che vogliono cavalcare sempre la "tigre vincente" del momento senza accorgersi che usano il tuo nome solo per "appoggiare" il proprio!
Dona, Signore, alla tua Chiesa, Uomini e Donne, che sappiano pagare la propria fedeltà e la propria novità, come Pietro e Paolo, mescolando il proprio sangue nello stesso martirio!
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