Pace: oggi!
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2Tm 2,22: "Devi impegnarti verso la giustizia, l'amore, la fede, la
pace! ".
Quante volte, Signore, i tuoi Papi ci hanno detto che pace tra i popoli non
può più essere considerata la semplice assenza di un conflitto armato o di un
conflitto economico! Ci hanno detto che "giustizia" è il nuovo nome
della pace, perchè ogni conflitto nasce normalmente da una situazione di ingiustizia
Aiutaci a comprendere allora che l'antico proverbio romano "se vuoi la
pace, prepara la guerra", assicurandoci la pace sull'equilibrio del
terrore, deve cambiarsi al giorno d'oggi,in cui possiamo monitorare tutte le
micidiali situazioni di disparità, nel nuovo proverbio: "se vuoi la pace
crea situazioni di giustizia fra i popoli!".
Ogni frazione del più minuscolo paesino di
montagna andava fiero del suo monumento ai suoi caduti, sormontato da una
statua guerreggiante: erano i caduti per difendere "i sacri confini"
della Patria contro lo Straniero.
Donaci di leggere i segni dei tempi: dalla
caduta del muro che divideva l'Europa e il mondo in amici e nemici, fino al
soldo (ma non il reddito!) unico, fino alla migrazione storica e inesorabile
del Sud verso il Nord del mondo, insegnaci a leggere quel "segno dei
tempi" che dice la fine delle "Patrie" in cammino verso una
cittadinanza mondiale.
Scampaci Tu dall'inganno di voler creare la
pace con la guerra, perchè, secondo la parola dei tuoi Papi, "la guerra
produce sempre mali più grandi di quelli che vorrebbe cancellare!".
Scampaci
altresì dal più sottile inganno di fingere di portare la pace con le armi là
dove sono in gioco i nostri interessi economici, immemori delle innumerevoli
guerre dimenticate dove lo sterminio fratricida prepara il terreno per una più
indolore invasione economica di chi è stato a guardare aspettando il momento
opportuno per sostenere un "governo fantoccio" alle proprie
dipendenze.
Scampaci
ancora da quell'inganno che l'urlo inascoltato dei Papi condannava come
"guerra preventiva": era figlia di quella logica che non considera
neppure più Patria la terra segnata dai cosiddetti "sacri confini",
ma decide di impegnare nelle guerre enormi ricchezze ed innumerevoli vite umane
che avrebbero portato giustizia e pace appunto in quelle terre che vengono ora
considerate propria patria perchè vi si giocano i propri interessi economici!
Scampaci
ancora da quell'ingannevole equivoco della "guerra giusta", toccando
il cuore dei Potenti e confermando le speranze dei Popoli: così partiremo da
un'educazione dei cuori, fin da piccoli, alla pace e all'incontro, anzichè
abituandoci alla "normalità" della concorrenza, dello sfruttamento e
del mercato libero (di uccidere!), verso un mondo non solo di coesistenza ma di
convivenza pacifica.
Tocca Tu la nostra vita fino a capire come se
la guerra non porta la pace, neppure la via del negoziato politico possa
bastare: insegnaci ad inginocchiarci, per domandare la pace come dono
dall'alto, da Te che, Tu solo, puoi toccare i cuori fino a scoprire nell'Amore
anzichè nel Potere la via alla gioia!