Tranquillità: come pericolo
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Lc 16,1-13: "I figli di questo mondo sono più scaltri dei figli della luce".
Scampaci,
Signore, dai cristiani dalla faccia tranquilla! Come restarsene tranquilli
sapendo che abbiamo questi pochi 100 anni da vivere e poi ecco subito l'esame
finale?
Come vivermene
tranquillo nella mia casetta, nella mia famigliola, pensando che gli unici e
pur veri problemi, siano i risultati delle analisi mediche, quando penso che
non solo per me ma per la mia adorata famiglia esiste il problema della
salvezza! Detto brutalmente: inferno o paradiso!
L'amministratore
della parabola si era dunque accorto che la situazione stava precipitando e il
padrone sarebbe stato di ritorno fra poco. E' entrato giustamente in
fibrillazione e ha tentato di arrangiarsi come poteva. Come posso stare
tranquillo, Signore, quando ho l'impressione che di giorno in giorno le
"truppe di Satana" stiano conquistando sempre nuovi territori nel
cuore dei fratelli, e nel mio stesso cuore? Come posso osservare divertito le
astutissime presentazioni pubblicitarie dove trovano posto soltanto i giovani,
i sani, i ricchi, i belli, i vincenti, i rampanti, i fasulli e il messaggio
corre veloce ad inquinare fin da piccoli il cuore dei nostri
bambini?
Come vivere
tranquillo sapendo oggi quello che i millenni precedenti non avevano potuto
sperimentare, difesi dalle economie agricole e stabilizzate? Io oggi lo so che
non è vero che c'è chi sta bene e chi sta male! E' vero che io sto bene perchè
altri stanno male e io ne approfitto: ecco il gran bel risultato della
globalizzazione! Come posso Signore, essere amico di persone pacifiche,
tranquille, ridanciane, giocherellone mentre il mondo brucia, anzi, muore?
Mi scappa di
ricordare che Tu hai detto " Vi do la pace, la mia pace". E ci vuoi
uomini e donne di pace. Certamente. E i Santi sono stati gente di pace. Ma non
dei dormiglioni! Non gente che di tutto era astuta e competente, professionale,
ma poi, entrando in chiesa, appendeva il cervello all'ingresso e qualunque banalità o
scontatezza il prete dicesse non c'era mai da scomporsi! ... Intanto le cose che contano si
decidono altrove!
"La mia pace, non come il mondo la dà!" Voglio vivere nella pace
solo dopo essermi speso, battuto, compromesso, coinvolto, investito, nella
guerra-lampo (perchè, come nella parabola, di tempo ne resta poco!) contro le
debolezze, le pigrizie, le cattiverie della mia vita. Solo dopo aver speso
l'ultimo spicciolo per un mondo più attento, più consapevole, più fraterno, più
entusiasta, e più felice attorno a me! Soltanto dopo dirò: "fare come se
tutto dipendesse da noi sapendo che tutto dipende da Dio!".