Amore: dipendenza sponsale della creatura dal Creatore - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Amore: dipendenza sponsale della creatura dal Creatore

A > Amore
Is 62,5: "Come un giovane sposa una vergine così ti sposerà il tuo creatore".
Grazie per questo Isaia che, volendo rappresentare la gioia del Signore che può fmalmente riabbracciare la sua Gerusalemme, non trova espressione più calzante e più saporita che rievocando la dolcezza dell'abbraccio sponsale: da sempre l'umanità volle leggere in quel gesto un mistero arcano, sublime e fecondo, tradito ogni giorno dalla banalità delle nostre case e dalla bestemmia dei nostri spettacoli.
Ma Tu ci avresti detto che l'amore fecondo dello sposo e della sposa e della loro creatura null'altro faceva che ricopiare la famiglia di voi Tre, Padre, Figlio e Spirito. Inginocchiami davanti al mistero luminoso della nostra sessualità!
Tu prometti a Gerusalemme un nome nuovo, come ciascuno di noi nel santo battesimo, come ciascuno di noi si sente sbocciare dentro una "creatura nuova" quando si lascia abbracciare dall'esperienza amorosa di Te: donami di incontrare persone che non riconosco più, dopo che si sono lasciati toccare dentro dal tocco di Te, che gli sfioravi l'anima nell'intimità della preghiera.
Persone che non riconosco più dopo che l'esperienza di un umano, maturo innamoramento, le ha liberate dalla nevrosi del lavoro, dalli impallinamento del tifo sportivo, dalla pigrizia della poltrona serale, inventandole capaci di nuovi sorrisi, di insperate generosità, di incantevoli entusiasmi, di inaudite tenerezze, di audaci distacchi!
Prendimi per mano, Signore, contro ogni mia recalcitrante resistenza, per condurmi in situazioni che possano davvero sorprendermi, spaventarmi, esaltarmi, per rinnovarmi!
Non permettere, Signore, che io mi rassegni mai ad essere quello che sono!
Proprio Tu, Signore, hai inventato e benedetto le "dipendenze" che noi sentiamo fra di noi, a immagine della suprema dipendenza che vi lega voi Tre in un infinito e sempre nuovissimo abbraccio.
Tu hai consacrato la dipendenza vicendevole dello sposo dalla sposa; Tu hai accarezzato la dipendenze del bimbo dalla mamma fin dai suo concepimento; Tu hai disegnato la dipendenza degli uni dagli altri nella stessa famiglia; Tu stesso, fatto uomo, hai sperimentato la dolce, esigente, fedele e feconda dipendenza dagli Amici che accompagnavano i tuoi passi.
Tu hai addirittura inscritto nella logica delle cose la dipendenza di tutto da tutto: dalla dipendenza dell'albero dal sole, alla dipendenza del sole dalla galassia,, fino alla dipendenza di ogni particella dalle altre particelle dell'atomo.
Ma Tu che, per bocca del Profeta, mi hai chiamato "sposata" al tuo cuore, mi hai rivelato che la più tenace delle mie dipendenze è la mia dipendenza da Te, mio Signore, mio Dio: lo credo, ne esulto, te ne ringrazio, lì mette radici la mia pace!
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