Guerra: sventura!
G
Lc 6,27: "Amate i vostri nemici".
Signore Dio
Altissimo! Non permettermi di vivere dimenticando i secoli e millenni di guerre
armate sulla crosta di questo piccolo pianeta, inzuppato di quelle lacrime e di
quel sangue versato da chi si considerava padrone della vita e della morte di
suo fratello.
Non
permettermi di vivere tranquillo e beato, sprofondato nella poltrona della mia
santa, cioè diabolica, pace, come se non sapessi che in chissà quante parti del
mondo, in questo stesso istante in cui io ho il "lusso" di pregare, altri
stanno sparando e uccidendo; altri sono feriti e uccisi.
Non
permettermi di dimenticare che in questo stesso istante tanti papà e tante
mamme nel mondo stanno lavorando negli arsenali militari, nelle fabbriche
private di armi, affinchè altri papà e altre mamme possono essere cancellati da
questo mondo.
Suggeriscimi
la chiave per decifrare come patologia mentale di pochi il delitto collettivo
della guerra, che camuffa come diritto del popolo il sopruso del tiranno.
Ricordami la
frase del Papa: "giustizia è il nuovo nome della pace", impegnandomi
già nel mio ambiente a superare tutte quelle disparità e ingiustizie che
possono generare il conflitto.
Insegnaci ad esplorare fino all'ultima
possibilità di rinunziare a difenderci, quando potessimo trovarci nella
concreta possibilità di veder rapinati i nostri interessi, il nostro posto di lavoro,
la nostra incolumità, la nostra tranquillità, e la nostra famiglia.
Insegnaci a
diventare Pacifisti senza limitarci a facili bagni di folla urlante, senza impegnarsi
seriamente in qualche movimento realmente pacifista, a cominciare dall'arte
difficile e delicata della costruzione della pace nel proprio ambiente e nella
propria famiglia.