Resurrezione: reale anche se non fotografabile! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Resurrezione: reale anche se non fotografabile!

R > Resurrezione
Lc 24,15: "Gesù in persona si accostò".
5) Il "contenuto" della Resurrezione di Gesù.
Premessa: Il posto delle esecuzioni capitali, appena fuori le mura di Gerusalemme, presentava una calotta rocciosa. Di qui il nome "luogo del cranio", in latino Calvario. La leggenda parlò allora del cranio di Adamo, trovato ai piedi della croce di Gesù: il nuovo Adamo salva il primo Adamo! La formulazione è folcloristica ma il messaggio è vero.
A) La morte è il gesto del "sacrificio" e la resurrezione è il segno della accettazione da parte del Padre di questa offerta: siccome era vissuto così, perciò era morto ucciso così, e perciò il Padre lo glorifica e lo dichiara Messia!
Non si tratta di un baracconesco risuscitamento di un qualunque cadavere, ma il ritorno in vita, e in una vita superiore, alla destra del Padre, di Uno che avendo scelto l'Amore era stato odiato, Uno che avendo scelto gli ultimi, era stato condannato dai Primi, Uno che, avendo inaugurato il Regno di Dio, era stato vittima del Regno delle Tenebre. Il Padre ha ridato la vita al Figlio che era morto così avendo vissuto così, per dire a noi per cosa vale vivere e per cosa vale morire, secondo il Cuore di Dio!
B) La Resurrezione di Gesù illumina la sua vita: visto che finisce così, allora ogni suo gesto avrà più valore che visto in se stesso e basta! Ogni suo gesto avrà contenuto un senso più profondo del gesto stesso, come ad esempio la moltiplicazione/divisione dei pani.
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