Ricchezza: di un cuore grande
R > Ricchezza
Mc 10,28-30: "Ecco
noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito...".
Signore Gesù!
Ma perchè ti ostini a parlare di distacco, di diffidenza verso i beni di questo
mondo, di concorrenza dell'amore verso padre e madre con l'amore per te e per
il Regno, e addirittura di mutilazione corporea, se necessaria?
Insegnami a
farmi pensare con puntiglio perchè ci hai messo in questo mondo e poi ci
insinui forse un sospetto verso questo stesso mondo in cui ci hai messo.
Scampami da
quella fede bigotta di sacrestia che ti sospetta di avérci messo in questo
mondo solo per aspettare impazienti l'altro mondo.
Invitami a
lasciarmi davvero interpellare da questo tuo paradossale invito a mercanteggiare
una casa, un campo, una famiglia con cento case, cento campi, cento famiglie
come astutamente ci prometti nel Vangelo di oggi.
"Figliolo
mio" - tu mi rispondi - "io ho fatto il tuo cuore per un 'Amore
grande, sempre più grande. E tu troppo spesso ti accontenti di piccoli amori".
Ti chiudi
nelle tue piccole amicizie, ti chiudi nelle tue quattro mura, nei tuoi quattro
soldi, ti chiudi anche nella tua famigliola, vissuta come l'intero tuo mondo.
Non essere
uomo, donna di così facile contentatura. Domanda alla vita di più. Più ancora
che salute e miliardi!
Accòrgiti,
figliolo, di quanto tu lotti e lavori tutto il giorno per arrivare al momento
della sera, in cui dimentichi finalmente tutto, sprofondato nella tua poltrona,
instupidito da una televisione che ti trapianta in petto un cuore di plastica.
o - o - o - o - o
Io ho inventato il tuo cuore per grandi Amori!
Io l'ho inventato perchè tu ti appassionassi insieme a quelli che ami, per
tutti gli sconfitti di questo mondo, ed anche per quelli che, ignari carnefici con il colletto bianco e
le mani pulite, li stanno sconfiggendo.
Io l'ho inventato perchè tu palpitassi insieme a quelli che ami per tutti i
soli, per tutti coloro che sono stati lasciati soli e per quei tanti che si sono scelta e costruita nella propria
casa la prigione della loro solitudine.
Io l'ho
inventato perchè questo tuo cuore sobbalzasse insieme a quelli che ami,
dinnanzi alle moltitudini di giovani senza speranze che pensano di essere al
mondo solo perchè una notte, un uomo e una donna ne hanno avuto voglia.
Anche a te, figliolo mio, prometto il centuplo in questa vita, prima ancora
della vita eterna di là.
Io, certamente,
sì, proprio io - dice il tuo Signore - certamente ho inventato il tuo cuore
perchè amassi i tuoi Amici e la tua famiglia, d'Amore appassionato e
spericolato.
Ma io l'ho
inventato perchè, abbracciandoli, tu sentissi tra le tue braccia appunto moltiplicati
i tuoi beni come chi si accorge che in quell'istante incomincia ad abbracciare
un pezzetto di quel mondo tanto più grande, più bello, più fraterno che qui
inizia e di là fiorisce.
Insegnami a
distaccarmi dal mio mondo "piccino" per appassionarmi sempre di più e
meglio di quel mondo grande che comincia proprio da me e da quelli che amo.