Croce: per fede! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Croce: per fede!

C > Croce
1Cor 1,17: "Non venga resa vana la croce di Gesù"
Inginocchiami davanti al mistero del male e del Maligno, questa macchia così nera nel cuore di ciascuno, da esigere di essere lavata col Sangue di Dio!
Inginocchiami davanti al mistero eucaristico che ripresenta nei secoli e nei continenti la realtà allucinante della Tua morte per amore, capace di aprire le porte della resurrezione.
Inginocchiami fino a impazientirmi davanti al mistero della mia morte personale; pagata come tutti al prezzo di chissà quali insopportabili e incomprensibili sofferenze, come passaggio obbligato per soddisfare la bruciante curiosità di capire finalmente il perchè della Tua morte.
Inginocchiami insieme alla folta schiera di quei Santi che hanno vissuto la devozione alle tue piaghe, ai tuoi chiodi, al tuo costato trafitto, fino a piangere calde lacrime al pensiero delle tue sofferenze fisiche. Ed alcuni di loro hanno riportato con le stigmate la somiglianza fisica con la tua carne trafitta.
Inginocchiami davanti alla maestà di un Dio che sarebbe solo credibile, adorabile e temibile, se non arrivasse al paradosso di farsi vicino a noi fino al punto di condividere lo scacco del dolore, dell'agonia, del fallimento e della morte: come amare un Dio non crocifisso?
Inginocchiami davanti al paradosso di un Dio che deve farsi uomo, fino a morire, affinché l'uomo possa farsi divino fino a non morire mai più!
Inginocchiami davanti all'apparentemente grottesca, sanguinaria.richiesta di un "Agnello sgozzato che prenda su di sè i peccati del mondo" come ripetiamo tranquillamente in ogni eucarestia.
Inginocchiami davanti al mistero che si domanda fino a che punto l'Uomo Gesù fosse consapevole del valore salvifico della sua croce, quando "emise lo spirito (Santo!)" esclamando "tutto e compiuto!" Inginocchiami davanti al mistero dell'umana incredulità che arriva fino alla croce: "in lui era la luce degli uomini", la luce splende nelle tenebre ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce.
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