Croce: per fede!
C > Croce
1Cor 1,17: "Non
venga resa vana la croce di Gesù"
Inginocchiami
davanti al mistero del male e del Maligno, questa macchia così nera nel cuore
di ciascuno, da esigere di essere lavata col Sangue di Dio!
Inginocchiami
davanti al mistero eucaristico che ripresenta nei secoli e nei continenti la
realtà allucinante della Tua morte per amore, capace di aprire le porte della
resurrezione.
Inginocchiami
fino a impazientirmi davanti al mistero della mia morte personale; pagata come
tutti al prezzo di chissà quali insopportabili e incomprensibili
sofferenze, come passaggio obbligato per soddisfare la bruciante curiosità di
capire finalmente il perchè della Tua morte.
Inginocchiami
insieme alla folta schiera di quei Santi che hanno vissuto la devozione alle
tue piaghe, ai tuoi chiodi, al tuo costato trafitto, fino a piangere calde
lacrime al pensiero delle tue sofferenze fisiche. Ed alcuni di loro hanno
riportato con le stigmate la somiglianza fisica con la tua carne trafitta.
Inginocchiami davanti
alla maestà di un Dio che sarebbe solo credibile, adorabile e temibile, se non
arrivasse al paradosso di farsi vicino a noi fino al punto di condividere lo
scacco del dolore, dell'agonia, del fallimento e della morte: come amare un Dio
non crocifisso?
Inginocchiami
davanti al paradosso di un Dio che deve farsi uomo, fino a morire, affinché
l'uomo possa farsi divino fino a non morire mai più!
Inginocchiami
davanti all'apparentemente grottesca, sanguinaria.richiesta di un "Agnello
sgozzato che prenda su di sè i peccati del mondo" come ripetiamo
tranquillamente in ogni eucarestia.
Inginocchiami
davanti al mistero che si domanda fino a che punto l'Uomo Gesù fosse
consapevole del valore salvifico della sua croce, quando "emise lo spirito
(Santo!)" esclamando "tutto e compiuto!" Inginocchiami davanti
al mistero dell'umana incredulità che arriva fino alla croce: "in lui era
la luce degli uomini", la luce splende nelle tenebre ma gli uomini hanno
preferito le tenebre alla luce.