Ribellione: a Dio
R
Rm 10,21: "Ho steso
le mani contro un popolo ribelle".
Quante volte, Signore, il tuo Popolo prediletto, nonostante innumerevoli
prove della tua amicizia, si è ribellato contro di te, accusandoti di tardare
troppo nell'adempiere le tue promesse!
E ci si ritrova dentro benissimo ciascuno di noi: chi non ha avuto il suo
momento di ribellione a Dio, forse non ha mai preso sul serio la Sua Persona.
E non possiamo neppure negarti, caro Signore Gesù, che la risposta dei
Santi: "Amen! Così sia! Sia fatta la Tua volontà!" ci metta qualche volta in imbarazzo, quasi fosse una
fuga, se non intravvedessimo poi a quali vette, attraverso
quell'"Amen" proprio quei Santi siano arrivati.
D'altra parte Signore, che altra alternativa ci resta, davanti a qualcosa
che proprio non va come dovrebbe andare e ci sembra che Tu non ti muova per darci una mano.
Null'altro umanamente ci resta che alzare il pugno chiuso in gesto di
ribellione verso un cielo vuoto, governato da un Destino cieco, spietato e,
soprattutto, senza volto, cioè non Persona.
Oppure nella
fede, inginocchiarci e credere che non ci troviamo davanti ad un gua7zabuglio
di numeri gettati a caso e senza senso, ma ci troviamo davanti ad un'equazione
cosmica e personale così complessa che noi non la potremo mai capire qui.
Tuttavia Qualcuno lassù già la capisce, Lui che sa scrivere diritto sulle righe
storte, e ci promette un giorno, di là, di spiegarcela anche a noi! Ci sentiamo
costretti davanti all'alternativa: o assurdo o Mistero!
Oh, Signore, come
si allunga di giorno in giorno la lista delle domande alle quali dovrai pure
rispondere un bel giorno! Lo so che capirò tutto d'un guizzo al primo fissarti
negli occhi! Ma
Ma non posso
neppure soffocare del tutto il tenebroso sospetto che, bussando a quella porta,
non mi risponda nessuno.
E allora
lasciami dire che, se non fossi nato tu a Betlemme, non vorrei esser nato
neppure io là dove sono nato? Ti basta così?