Bambini: un particolare rispetto - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Bambini: un particolare rispetto

B > Bambini
Lc 10,16: "che i bambini vengano a me".
Fammi innamorato e sgomento al contempo, Signore, davanti a questi bambini di oggi che conoscono immensamente di più del Nonno che li accompagna ai giardinetti; lui però da bambino, sapeva stupirsi guardando spuntare l'alba e partorire la mucca.
Scampami dall'ingenuità di chi, per un malinteso rispetto della libertà dei bambini, si rifiuta di proporgli generosità eccezionali, proibendosi soprattutto di parlargli di Te.
Custodiscimi dal pericolo di "comperarmi" i bambini concedendo permessi e riempiendoli di regali: vorrò misurare il loro affetto verificando il nostro rapporto davanti a dei "no" detti con sereno, affettuoso rigore. Ricordami come le proposte di fede e di servizio che io posso offrire loro sono soltanto una goccia d'acqua dolce nel mare salato dei messaggi avvelenanti della TV: "mangia questo e sarai felice!" Non permettere che io tema di proporre ai bambini anche le vocazioni più controcorrente, come la verginità e il celibato in questo mondo pansessuale: sarà solo un contributo minimo per salvaguardare la loro libertà di scelta.
Insegnami a vincere in simpatia con il mio coraggio evangelico la concorrenza del mondo falso e seducente degli spot televisivi, abitati soltanto da bambini belli, sanie e biondi, seviziati dalle cure di mammine sorridenti e scodinzolanti, avvolti dallo sguardo imbambolato di nonni allegri e svaniti. Dammi il coraggio di proporre serenamente, disinvoltamente, appassionatamente, ai bambini che amo, l'incontro con il vecchio abbandonato, con il bambino brutto e cattivo e con l'immagine più scandalosa di tutte le copertine delle riviste: il Tuo Crocifisso.
Dammi il coraggio di invitare i bambini all'esplorazione serena ma decisa di quel vasto e prezioso continente di cui sono oggi più che mai derubati: il silenzio, l'interiorità!
Dammi il coraggio di accompagnare, con la pace e la forza della fede, i bambini che amo, al letto del malato, come al funerale cristiano di chi hanno amato.
Dammi ancora il coraggio di difendere le bambine, mature prima dei loro coetanei, dalla invidia diffusa verso i maschietti, aiutandole a riconoscersi fin da piccole più fragili nei muscoli tutti fuorchè nel muscolo cardiaco, che conta più di tutti gli altri.
Dammi il coraggio di difendere le bambine dalla tentazione di dover sempre piacere, a immagine delle donne vincenti che noi adulti proponiamo come televisivo modello.
Dammi il coraggio di difendere la bambine dalla convinzione che tanti ruoli sono riservati solo ai loro compagni maschietti, superando la tentazione di farsi "piccole uome".
Insegnami a educare le bambine a portare negli ambienti della scuola e del gioco quei valori della sensibilità, dell'intuizione, del bello, del rapporto, della fantasia, del canto, della comunione, della tenerezza, e della preghiera, che sono a loro familiari più che ai loro coetanei maschietti.
Insegnami l'audacia di proporre alle bambine la soave e forte figura di Maria Santissima come modello di vita, più che attrici e cantanti.
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