Famiglia: ferita e fedele
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Os. 1-3: "Dio fedele alla sposa infedele".
Tu solo comprendi come talvolta l'affetto del cuore spinga l'intelletto a scoprire nell'altro tutti i tesori a prima vista nascosti, e come talora invece il cuore domandi all'intelletto di accecarsi per permettergli di affidarsi alle braccia di chi non meriterebbe.
Apri tu, Signore, la pista più lunga del mondo, quella che parte dalla mia mente e arriva lontanissimo, fino al mio cuore!
Concedi anche a me, il difficile equilibrio fra l'amore di quelli che amo nella mia famiglia e il desiderio impellente di far fiorire anche in essi il fiore della fede, senza il cui profumo non saprei io come vivere. Insegnami a sempre sperare per la fede di chi amo, senza cedere nè a invadenti impazienze, nè a rassegnate rinunzie.
Chiariscimi quanto il desiderio della fede in chi amo sia desiderio del suo vero bene, desiderio che tu, Signore, possa essere accolto nel suo cuore, e quanto invece possa camuffare il desiderio di riuscire ad imporre me stesso, e la mia fede, all'altro!
Concedi alle nostre famiglie la paura di asfissiare negli amori piccini difesi dalle nostre finestre a doppi vetri e dalle nostre porte blindate, per aprire cuore, finestre, orologio e portafoglio sulla folla che attende, urlante in silenzio, il nostro sguardo.
Guida tu le vedove, i vedovi, i falliti e traditi in amore, a non ripiegarsi melanconici a contare le proprie ferite, cercando invece di guarire le proprie ferite proprio guarendo le ferite degli altri!