Stupore: dono mariano - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Stupore: dono mariano

S > Stupore
Lc 1,57: "In quel medesimo istante gli si aprì la bocca".
Signore Gesù: la vita ci sembra talvolta un calendario sempre fotocopiato, con la sola variante delle ferie e delle malattie: ma è il mio sguardo apatico, appesantito, scontato, superficiale, sbiadito, ripiegato, rassegnato, timoroso del nuovo, che mi appanna la vista!
Incantami, Signore, di quegli uomini e di quelle donne che sanno meravigliarsi sempre di essersi svegliati vivi!
Elisabetta s'incantò davanti al mistero del suo figlio concepito nel suo grembo avvizzito, ma Tu, Signore, incantami davanti al mistero di ogni concepimento e di ogni nascita, davanti al concepimento e alla nascita di chi amo, di chi incontro senza conoscere, di chi è stato concepito, partorito, spirato, in questa notte.
Ti ringraziamo, Signore Gesù, perchè non ci hai dato soltanto la Vergine Maria, arpa docile e squillante al tocco della tua mano, ma anche Zaccaria, quest'uomo "con i piedi" e forse anche un po' il cuore "per terra".
Grazie perchè così ci hai detto che c'era posto anche per noi nel tuo Regno, per noi uomini e donne scettici e sospettosi di questa cosiddetta civiltà del toccabile!
Concedi anche a noi, Signore, come a Zaccaria, di saper tacere davanti ai misteri grandi della vita, dell'amore, del dolore, della fede, della morte, del futuro, senza balbettare soluzioni contrabbandate come scoperte definitive.
Insegnami ad assaporare un silenzio in ginocchio tanto più di un comizio in piedi davanti al Mistero dell'Uomo!
Ti ringraziamo, Signore Gesù, per l'intuizione delle donne, come Elisabetta, che arriva là dove la ragione di Zaccaria non arriva, fino a sporgersi sul balcone della fede e a lanciarsi di là tra le braccia di Uno che non vediamo!
Tu che in Giovanni hai sbocciato novità di salvezza per Elisabetta, Zaccaria e tutti noi, insisti con le tue imboscate nella nostra vita: liberaci dalla paura delle novità, facci attenti e gioiosi delle tue sorprese sul nostro cammino, anche quando, come per il Battista, si presentassero all'ombra della croce!
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