Gioia: cuore della fede
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Rm. 8,28-30: "Sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano
Dio!".
Caro Signore Gesù! Se il centro della fede è davvero la tua Incarnazione,
Passione, Morte, e tua e nostra resurrezione, allora so
che questa battuta di Paolo diventa il cuore della fede!
Almeno per quanto
riguarda noi! Davvero!
Quale certezza più consolante abbiamo sperimentato noi che tentiamo di
creder&in te, più consolante del fatto che "Dio scrive diritto sulle righe storte" e ricama con
l'ago della croce un disegno del quale vediamo di qua soltanto
il rovescio, per contemplarne di là lo splendore".
Non possiamo nasconderci che un atteggiamento simile potrebbe costituire la
via di fuga dell'alienazione.
Ma se ricorriamo a
questa certezza di fede dopo esserci ampiamente rimboccate le maniche e
sporcate le mani,... allora è fede!
"Avanti, fatti coraggio, vedrai che
passa, tutto andrà meglio!" Ce lo sentiamo dire spesso da qualche persona
che vorrebbe confortarci. E ci fa anche piacere. Ed è giusto! Ma appena quelle
parole tacciono il nostro cuore urla ancora, stretto nella morsa del dolore. Tu
invece, Signore, ci assicuri che il passo del Risorto ha aperto un varco di
luce alle asprezze del nostro cammino. Facile a dirsi meno facile a farsi, ma
la fede in Te ci incoraggia a sorridere anche tra le lacrime, fissando la meta.
Che bello,
Signore, stare bene di salute! Ma se la malattia dovesse bussare alla porta
della mia casa, lotterò con tutte le mie forze contro di essa. E se qualcosa
non andasse proprio a posto, allora non mi arrenderò alla malattia, ma alla Tua
volontà!
Che bello,
Signore, quel tuo Crocifisso che parlò, dicono, a Francesco: trafitti i piedi e
le mani, ma, nell'icona, già rialzato il capo, il tuo volto sorride, gli occhi
si dilatano, e i tuoi piedi sembrano staccarsi per il volo definitivo verso il
Padre. Risorti, tu ed io, sorridererno per sempre. Ci conto!