Maria: corpo in cielo da copiare in terra - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Maria: corpo in cielo da copiare in terra

M > Maria
Lc. 1,39: "Maria visita Elisabetta".
Come tu Maria sei del tutto "persona di cielo", donaci di incontrare qui in terra persone "di cielo", persone cioè nel cui corpo fisico già si accenna e si anticipa quella definitiva armonia che, oltrepassato il Purgatorio, potremo godere per sempre con Te, accanto al corpo tuo e di tuo Figlio e di tutti coloro che, per la conquistata armonia quì in terra, potranno mostrarsi in tutta la loro pacificata e nuda bellezza in cielo!
Mandaci uomini e donne dal corpo di cielo!
Insegna anche a noi a riconoscere, custodire e coltivare l'interezza della nostra persona, scoprendo come l'anima affiori alla superficie del nostro volto e del nostro corpo.
Insegnaci a scoprire con esultanza il volto bello sempre, a tutte le età, armonioso e luminoso, di chi ha coltivato la pace nel proprio cuore con più passione che i propri capelli.
Insegnaci a carezzare con pudica tenerezza quei volto dove gli occhi traspariscono una volontà di bussare rispettosamente al Tuo cuore per venerarti e servirti!
Insegnaci a spianare affettuosamente sulla fronte quelle rughe che non tradiscono rabbia o dispetto, disegnate dalla fatica onesta, prolungata, serena, pacificata, di un lavoro vissuto più per amore che per stipendio!
Insegnaci ad ascoltare con vibranza la voce di coloro che non parlano con la forza delle loro corde vocali soltanto ma con l'eco del palpito del loro cuore.
Insegnaci ad abbracciare con serenità l'uomo, la donna, nel cui petto posso avvertire non soltanto il palpito del suo cuore per me che l'abbraccio, ma il palpito per tutti i non abbracciati della storia! Insegnaci a toccare veneranti quelle mani che, come le tue, hanno saputo per tanti anni sempre dare più che prendere, quelle mani che hanno saputo congiungersi nel gesto misterioso della preghiera.
Quelle mani che hanno saputo lavorare ricordando che non tenevano in mano un mattone ma il pezzo della cattedrale universale del Tuo Regno.
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