Cattiveria: la mia - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Cattiveria: la mia

C > Cattiveria
Sir. 14,5: "chi è cattivo con se stesso come sarà buono con gli altri?"
Insegnami a pensare, Signore, che il "Cattivo" è spesso prima una vittima che un colpevole. Fammi immaginare tutte le umiliazioni subite da piccolo, tutte le zuffe a cui ha assistito in casa sua, tutti i sentimenti di abbandono che gli sono andati incontro!
Fammi scoprire, Signore, le meschinità, le fragilità e le cattiverie del mio cuore, quanto basta per sospettare che io sarei probabilmente come loro se avessi attraversato i crocicchi del loro percorso a ostacoli.
Fammi sentire abitato anch'io davvero oggi, di fatto, da quella belva della violenza che in me riposa normalmente addormentata, mentre altri hanno avuto il nefasto coraggio di svegliarla; non è questione di "se" e di "ma", perchè proprio già oggi viviamo tutti e due, a nostro modo, nella stessa giungla. Scoprirmi io stesso colpevole della violenza che dilaga, se sul lavoro o nella scala del palazzo, ho usato io stesso sistemi formalmente corretti, ma violenti, aggressivi, adulatori, squalificanti, ambigui, nella oscurità segreta del mio cuore.
Non voglio far finta di non sentire io per primo imbarazzo e paura, oltre che giudizio e disprezzo, davanti al malvivente. Ma insegnami tu, Signore, come hai insegnato ai Santi, ad entrare in simpatica amicizia con i briganti! Voglio credere che si può rinnovare il miracolo di Francesco che crede nel lupo, così che il lupo ama Francesco.
Insegna anche a me, come ai Santi, il gusto per la familiarità con le case, con i quartieri, con la cucina dei malviventi, come tu, Signore, abituato alla mensa del tuo Cielo, ti sei assiso alla mensa di noi "poveri cristi".
Invitami, Signore, ad operare anche socialmente, dalla parte di questi Ultimi che sono diventati anche Scomodi, superando tuttavia i pur validi discorsi del filantropo: io voglio fissarti, Signore, a tuo agio in mezzo a tutti qui in terra, ma soprattutto in mezzo ai "Briganti", in vita in morte, sulla Croce e perfino in Cielo, dove il Brigante alla tua destra entrò prima di Pietro e perfino prima di tua Madre!
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