Occhi: del cuore - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Occhi: del cuore

O > Occhi
 
Ef 1,18: "Possa il Signore illuminare gli occhi del vostro cuore".
 
La vicenda di Emmaus... allo spezzar del pane gli si aprirono gli occhi! Ma come? Non l'avevano visto, parlato a occhi aperti. Che occhi gli si sono aperti se non quelli del cuore? L'essenziale è visibile solo con gli occhi del cuore!
 
Perfino un fiore non si vede con gli occhi della mente: passa una capra e se lo mangia. Passi tu e vedi di quel fiore un gesto d'amore nel regalarlo a chi ami.
 
Perfino le stelle non si vedono con gli occhi della mente: uno scienziato può inseguirle per anni col telescopio elettronico ma tu che vedi cadere una stella cadente in una notte d'agosto, vedi con gli occhi del cuore un disegno nell'universo e ti inginocchi davanti al suo pittore.
 
Neppure un miracolo può essere visto con gli occhi della mente: Lazzaro risorto volevano ammazzarlo. A Lourdes più di 100 miracoli esaminati da medici credenti e non credenti, ma questi ultimi si fermavano a dire: la scienza non spiega oggi lo spiegherà domani.
 
Neppure quel miracolo che è un bambino appena nato può essere visto con gli occhi della mente: è affascinante, assomiglia a... forse sorride, ma le stesse parole potremmo dirle di un graziosissimo gattino appena nato.
 
Neppure un morente può essere visto con gli occhi della mente: i medici si affannano, poi annunziano, è tutto finito. Ma il credente vede volar via da quel corpo senza vita una vita immortale, eterna.
 
Ma soprattutto il cuore umano è invisibile agli occhi: fissa in volto chi ami, vedi il suo volto. Chiudi gli occhi del volto, spalanca in silenzio gli occhi del cuore, allora potrai vedere dalla profondità del tuo cuore alla profondità del suo cuore e ci leggerai tutti gli inafferrabili sentimenti che si agitano in quell'abisso, e potrà farti scoprire i sentimenti che palpitano nel tuo abisso: allora vi conoscerete.
 
MA ALLORA per credere bisogna accecarsi, come per credere alle favole? Non serve studiare,
 
informarsi discutere... Si che serve certamente, ma solo per arrivare alla soglia della fede. Quella soglia che ha varcato felice la tua nonna che forse sapeva appena scrivere la sua firma.
 
S.Tommaso ci dice "per una certa quale connaturalità fra l'anima e Dio!"
 
Prova a vivere in una famiglia veramente cristiana, in un ambiente veramente cristiano, in un piccolo gruppo veramente cristiano, dopo aver spalancato gli occhi su tutti i tuoi libri, apri gli occhi del cuore e vedrai che le parole di Gesù, la persona di Gesù, le proposte di Gesù, le promesse di Gesù corrispondono, si incastrano perfettamente con le attese più vere del tuo cuore assetato di felicità: allora ti lascerai andare dove ti porta il cuore e cadrai felice tra le sue braccia: forse solo un attimo, e poi solo la speranza, tutto come a Emmaus e quel ricordo illuminerà per sempre i tuoi passi!
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