Impegno: e distacco
I > Impegno
1Cor 7,29:
"Chi usa del mondo, viva come se non ne usasse".
Insegnami
Signore a vivere tutto appassionatamente, in uno stile di amorevole distacco. A
cominciare dalla casa: ci
vivrò solo cento anni. Ci sono di passaggio. Non voglio farne una gabbia
dorata, un bunker di velluto.
Rendimela ospitale a chi, non avendo casa in terra, mi aprirà una porta di casa
in cielo.
Un amorevole
distacco dalle cose: dall'auto, al soprammobile, al libretto degli assegni.
Vorrei tutto usare sfiorando e non afferrando affmchè rimanga
sempre io padrone delle cose e non le cose di me.
Un amorevole distacco dalla stima: fa bene, rincuora, gratifica e
incoraggia verso più alte vette! Ma la tua stima, Signore, conti per me ben più di tutte
le persone che stimo! Vivrò libero!
Un amorevole
distacco anche dalla salute: grazie fmchè me la concedi, per poterne usare a servizio
degli altri. Ma grazie ancora
quando ne avrò meno e dovrò accettare serenamente che siano gli altri a
prendersi cura di me! .•
Un amorevole distacco dalla giovinezza:
troppo spesso il giovane la sciupa abbagliato dal mito del divertimento,
lasciandosi passare davanti al naso quei treni di generosità e di servizio che,
iniziato il lavoro, non passeranno mai più. Un tempo la vita era un prato di
girasoli insegnami adesso a raccogliere la nascosta ma profumatissima violetta.
Un amorevole distacco anche dalle persone che
amo, imparando anche ad abbracciarle senza stringerle, quasi mi appartenessero
per sempre. Imparando a sfiorarle e venerarle come tuo prezioso dono dall'alto!
Ricordami l'antico proverbio indù secondo cui il turista americano visitava
ammirato la semplicissima essenzialissima abitazione del monaco buddista.
"tutto bello, tutto bellissimo, caro fratello, ma nella sua casa trovo
troppo pochissime cose. Come fate a viverci?" "Ma anche tu, fratello,
porti sulle spalle solo uno zaino, contenente certo meno cose delle mie!"
"Ah, ma io qui sono di passaggio!" risponde il turista.
"Anch'io, sulla terra" risponde il monaco.