Beatitudini: i poveri, gli afflitti
B > Beatitudini
Mt 5,1-12:
"beati.... beati.... beati..."
beati i poveri
- la gioia di sentirsi armoniosi dentro di sè
anzichè il piacere delle cose possedute fuori di sè.
- la gioia del dare più che del ricevere.
- la gioia di alimentare la libertà dalle
cose anziché il bisogno di sempre più cose.
- la gioia di un
abbigliamento e un arredamento essenziali e transitori an7ichè la necessità di
vestire e di abitare come
se vestissimo e abitassimo stabili ed eterni.
- la gioia di quei rapporti profondi e luminosi fra i cuori, an7ichè
mettere il cuore nelle cose possedute.
- la gioia di potersi sentire "allo scoperto" accanto alla
maggioranza, di Poveri, senza dovermi nascondere dietro il dito dei miei paraocchi.
- la gioia di poter non aiutare soltanto, ma
condividere, con un Povero in particolare.
beati gli
afflitti che apparente contraddizione, quasi come
"cerchio quadrato"!
- beati quelli che lottano contro la
sofferenza, propria e altrui, ma sanno accoglierla quando bussa alla porta, come un
ospite misterioso, portatore di doni segreti.
-
beati quelli
che lottano contro la sofferenza, ma si lasciano potare dal suo pugnale
inesorabile per capire cosa passa e cosa resta in questa vita.
- beati quelli
che non si lasciano ripiegare dalla sofferenza ma dalle proprie ferite lasciano
sgorgare fontane di comunione profonda: se vuoi essere capito và da chi ha sofferto.
- beati quelli
che davanti alle sofferenze degli altri non fuggono al riparo della propria
casa riscaldata e protetta, ma sentono e vivono l'incanto di farsi prossimo
senza voltarsi dall'altra parte.
- beati quelli
che impotenti davanti al sofferente sanno di poter "fare" tantissimo,
regalando quella attenzione che vale più della soluzione.
- beati quelli
che non reclamano nè respingono la mano del fratello sulla propria sofferenza,
ma l'accolgono, quando arriva, come un dono prezioso, nell'umiltà dell'Amore.
- beati quelli
che custodiscono il dono di quella fede che legge nella croce la presenza del
Crocefisso: "continuo nel mio corpo le sofferenze del Cristo per la
salvezza di molti" (cFr. S.Paolo).