Condivisione: non moltiplicazione
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Lc 9,13: "Gesù disse
loro; dategli voi stessi da mangiare!"
Che bello
spettacolo dev'essere stato, questo Gesù, con la sua gente, sul prato, in un
pranzo dove c'era posto per tutti! Davvero un anticipo del banchetto messianico
che Dio promette al suo Popolo.
Fammi sentire
un pò a disagio nel sedermi sempre alla tavola privata della mia famigliola,
mentre tu mi inviteresti ad un essenziale pic-nic, ma con tutti coloro che
amano la fraternità più del cibo!
Che grande e coraggiosa questa folla che, per ascoltare Gesù, non ha tenuto
conto del tempo che passava mentre diventava impossibile approvvigionarsi di
pane! Insegna anche a me, Signore, a non tenere troppo conto delle mie esigenze
fisiche personali, dal cibo, al sonno, al riposo, al riscaldamento, alla casa,
quando mi trovo nell'opportunità di ascoltare la tua Parola. Anzi, decido
proprio di non tenere troppo conto del mio fisico quando avverto che il mio
cuore ha bisogno di riposare in te, quando la fretta mi divora, quando passo
accanto al ferito dalla vita che silenziosamente implora il Samaritano di
fermarmi, quando riesco a ricordarmi della folla di feriti della vita, Anziani,
Soli, Traditi, Malati, Oppressi che cospargono silenziosamente di aguzze
puntine il divano sul quale seggo davanti a Madonna TV. Tu non hai creato i
pani dal nulla, come un prestigiatore estrae il coniglio dal cappello. Tu hai
preso i pani che c'erano e li hai spezzati, li hai divisi, ed allora c'è stato
da mangiare per tutti. Ricordami sempre che non saranno le scoperte
scientifiche o le formule economiche a scongiurare il dramma della sofferenza e
della povertà, ma la conversione del cuore che decide di dividere, di
condividere pane e companatico per tutti!
E come vivere
allora il gesto eucaristico qui prefigurato nel segno attorno a una mensa del
pane del cielo che non voglia spezzare e condividere il pane della terra?