Sguardo: di Dio, mia libertà
S > Sguardo
Sal 122,1-4: "I
nostri occhi sono rivolti al Signore".
Voglio sentire i tuoi occhi, Signore, come corazza invulnerabile dagli
sguardi aguzzi degli altri. Voglio trovare nel mio sguardo rivolto anzitutto a te il segreto di una mia
sovrana libertà.
Se mi lascio guidare dal tuo sguardo, ecco che non solo faccio luce sul
sentiero in salita della felicità, ma mi rendo anche invulnerabile agli sguardi degli altri, che mi allettano
sullo stradone in discesa della facilità.
Il tuo sguardo, Signore! Oh, il tuo sguardo, Signore!
Donami di intuire, Signore, attraverso l'esperienza degli sguardi più
appassionati e più rispettosi della mia vita la lucentezza avvolgente del tuo sguardo!
Incantami di quegli occhi che posso immaginarmi assomigliare ai tuoi!
Donami, Signore, se tu me ne ritieni meritevole, anche l'esperienza gioiosa
del disprezzo dei cosiddetti giusti che non mi hanno potuto o voluto capire: il loro disprezzo mi
permette di verificare quanto mi valgono i tuoi occhi!
Donami la gioia di non essere capito perchè ho risposto prima al Disperato
che al Capoufficio, perchè ho preferito il profumo della vecchietta nel suo letto bagnato al profumo
dell'amica scintillante.
La gioia di non essere capito subito da chi amo quando preferisco la
compagnia misteriosa del tuo Pane alla compagnia della persona dalla quale vorrei oggi essere abbracciato!
Scampami tuttavia dal disprezzo per quelli che mi disprezzano.
Fammi vivere per loro sentimenti di compassione, di tenerezza e di attesa
del giorno in cui potranno capirmi, non per il bisogno che posso aver io di essere capito, ma per la
gioia di vederli loro capaci di capire tutti, e magari anche me!
Insegna al mio cuore l'irrinunciabile libertà di chi legge nel tuo sguardo,
penetrante e tenerissimo al contempo, il criterio ultimo del bene e del male per i propri passi!