Ringraziamento: come Gesù - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Ringraziamento: come Gesù

R > Ringraziamento
Mc 8,1: "Presi quei sette pani, rese grazie".
Signore Gesù, tu che avevi dentro il tuo cuore di Uomo vero la forza e il guizzo del Dio vero, tu potevi muoverti da padrone fra le cose: tu non avevi da ringraziare nessuno.
Invece hai preferito fermarti un momento per "rendere grazie", per ringraziare di quei pani il Padre, e magari anche chi glieli porgeva.
Grazie perchè tu ci hai insegnato a "dire" grazie, anzi a "pensare" grazie, anzi a "pregare" grazie!
Grazie perchè ci hai insegnato che il ringraziamento è il primo passo della vita di fede, riconoscendo in tutto ciò che siamo e possediamo non un diritto ma un regalo!
Grazie a chi mi ha insegnato a toccare una cosa da niente, ma regalata, con una venerazione tanto più grande di quando tocco un gioiello comperato dall'orefice.
Grazie per coloro che mi dicono "grazie!": fioriscono e profumano la mia vita. Grazie per coloro che mi dicono "grazie!" anche quando non me lo merito: mi aiutano a comportarmi in modo da meritarmelo! Grazie anche a coloro che non mi ringraziano perchè non ci pensano: mi aiutano a farmi bastare il tuo "grazie!". Ma grazie a coloro che non mi ringraziano tanto perchè mi credono capace di amore a senso unico, di amore a fondo perso!
Signore Gesù! Tu che ringraziasti per quei pani non certamente freschi e benedicesti per quei "pochi pesciolini" da friggere nelle case dei Poveri, insegnami a riconoscere innanzitutto me stesso come dono! Insegnami a toccarmi le mani, Signore, e riconoscerle dono. Sentirmi il polso e riconoscere dono la vita. Insegnami a riconoscere dono strano e speciale la fede che mi permette in questo momento di compiere il gesto stravagante di parlare con l'Invisibile...!
Dònami di riconoscere sempre il tuo dono nella mano che stringo, nei volti che abbraccio, negli occhi che lascio posare sul mio cuore senza veli!
Insegnami a stringere le persone che amo accorgendomi che me le porge la tua mano nascosta, pudica, ma fremente: scorgere, Signore, le impronte digitali della tua mano sulle mani che stringono le mie mani! Dònami di dirti il mio grazie più pieno in una "Eucarestia" (cioè ringraziamento) in mezzo a un popolo di Dio che spalanca esterrefatti gli occhi e il cuore davanti all'impensabile dono di te per noi!
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