Medicina: il medico - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Medicina: il medico

M
 
 
Sir. 38,12: "Anche il medico l'ha creato il Signore".
 
Ispira, Signore, a tanti giovani, il desiderio di studiare medicina senza pensare al profitto economico che potranno un giorno trarne, esercitando la professione.
 
Guarisci i nostri medici dalla malattia dell'onnipotenza, quando sono tentati di guardare il Malato con l'arroganza di chi tiene nelle proprie mani la sorte della loro vita.
 
Insinua nel cuore dei nostri medici l'imbarazzo di sentirsi loro sani e vigorosi mentre vivono attraversando i mari di sofferenza sui quali galleggiano faticosamente i loro malati.
 
Suggerisci Tu ai nostri medici, un atteggiamento di accoglienza al medico, in modo che il Malato possa sentirsi accolto ed aspettato da chi può curarlo.
 
Concedi al medico tanta attenzione nel formulare la diagnosi del Malato quanta lo stesso dottore vorrebbe che un altro medico usasse per "indovinare" la malattia sua o di un suo familiare.
 
Regala Tu al medico la trepidazione di chi si ricorda sempre che potrebbe lui aver domani bisogno di quelle cure che sta offrendo ai suoi pazienti.
 
Ispira ai nostri medici la tolleranza e l'ascolto del malato immaginario che si rivolge al medico anche senza averne bisogno, per il solo fatto che il libretto della mutua gli fa sperare di poter essere ascoltato almeno dal dottore, quando non ha nessuno che l'ascolti.
 
Salva Tu i nostri medici dalla tentazione di esigere uno sproporzionato compenso economico, approfittando del fatto che per la nostra salute siamo disposti a qualunque sacrificio.
 
Stilla Tu hai nostri medici l'ambizione di un costante aggiornamento professionale, senza accontentarsi di distribuire pastiglie da un obsoleto, frettoloso ricettario.
 
Fà attenti i nostri medici alla riscoperta della medicina alternativa, che tenta di curare rispettando la natura del nostro corpo anzichè aggredendo la malattia con la violenza chimica, tanto sbrigativa quanto devastante.
 
Mandaci dottori attenti alla persona del Malato e dell'Anziano anche quando prevedono l'inutilità delle proprie ricette, perseverando nella attenzione affettuosa verso la persona del malato.
 
Rendi i nostri dottori consapevoli del fatto che un loro sorriso diventa spesso più terapeutico della lunga serie di farmaci che stanno prescrivendo.
 
Ricorda al medico credente che nel giorno del Giudizio si accorgerà di avere o non aver riconosciuto proprio Te, Gesù sofferente, dietro il volto dei suoi Ammalati.
 
Inginocchia Tu, Signore, il medico attento, davanti al mistero del dolore, davanti al valore arcano della sofferenza, davanti al momento decisivo della propria sconfitta scientifica di fronte a Sorella Morte, sempre finalmente vittoriosa.
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