Preghiera: gaudiosa
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Sal 47,2: "Acclamate Dio con voci di Gioia".
Grazie,
Signore Gesù, Crocifisso e Risorto, per i segni che hai promesso di lasciarci,
tracce luminose del tuo passaggio sul nostro sentiero, carezze sensibili della
tua mano invisibile: senza segni saresti per noi scomparso per sempre!
Tre volte consegni la pace ai tuoi discepoli la sera stessa del tuo trionfo
sullo scacco definitivo della fine: la fede in Te davvero presente e operante
tra noi fin d'oggi e poi per sempre fiorisce una pace armoniosa dalla giungla
del nostro cuore. Aiuta i credenti a fiutare il segno di un divino profumo,
inspiegabile dono dall'alto!
Ai tuoi amici regali lo Spirito in remissione
dei peccati: nell'esperienza sacramentale di essere fatti nuovi dal di dentro,
riedificati d'incanto sul cumulo delle nostre macerie tu facci toccare il segno
di una forza tanto più forte delle nostre mani sporche, fragili, incaute.
Tu che passi a
porte chiuse nelle mura del fortino dentro cui i tuoi erano asserragliati,
concedi anche a noi, ricercatori dell'anima profonda dell'altro, il segno
incoraggiante di oltrepassare le muraglie che ciascuno edifica attorno al
proprio cuore, in difesa contro il fratello, in prodigiose trasparenze.
Tu che ti sei
manifestato in mezzo ai tuoi Discepoli riuniti con Maria, concedi anche a noi
il segno di sentirti misteriosamente presente, unificante, identificante:
"la dove sono due o tre riuniti nel tuo nome", un abbracciarsi
l'anima che tifoserie sportive, allegre combriccole, militanze politiche,
affetti pur profondi, amicali e perfino familiari non possono conoscere!
Tu che hai scelto il
giorno domenicale per il primo incontro con la tua Chiesa neonata, offri anche
a noi il chiaro segno domenicale della comune esultanza nella comunità
eucaristica, dove ti sperimentiamo spezzato e spezzante, anticipo della
comunione definitiva. Possa ogni Messa diventare esperienza di anticipato
paradiso!
Tu la cui
presenza infuse nel cuore dei discepoli una gioia imprevedibile, concedi anche
a noi, faticanti nel cammino della fede, il segno di una gioia ingiustificata
nel tentativo di cercare il segno percepibile del tuo domicilio nella squallida
ma abitata capanna del nostro cuore.
Tu che hai alitato sui tuoi discepoli il
soffio creatore delle origini, Spirito ri-creatore degli ultimi tempi, fà
sperimentare anche a noi il segno di sentirci sospinti da dentro con un soffio
che guida i nostri passi nel buoi della fede verso l'alba definitiva della
visione.
Tu che ti presentasti afferrabile nel tuo
corpo glorioso a Tommaso, ispirandogli nel contempo l'esclamazione della fede
prima di toccarti, concedi anche a noi il pudore di ritrarci dal tuo contatto
qui in terra, nell'attesa dell'abbraccio eterno e universale!