Malattia: amore per l'anima del Malato
M > Malattia
"L'avidità causa la malattia".
Insegnami, Signore, a custodire il tesoro
della salute ma insegnami più ancora a "sprecarla" per correre là
dove c'è bisogno della Tua parola e del mio servizio.
Fammi sereno su tutto, denaro e salute compresi, ma fammi ansioso e affannato
per la salvezza dell'anima di
chi vedo lontano da Te, racchiuso nel mondo piccino dei suoi affetti personali
soltanto. Rendimi dolce e intenerito verso tutti ma rendimi altresì esigente e
financo feroce con me stesso nello scovare sempre nuovi quarti d'ora che posso
rubare al mio orario iornaliero e notturno per visitare i Malati e
"propagandare" la tua Parola.
Fammi entrare negli Ospedali sentendomi a mio
agio come a casa mia, perchè nel Malato incontro Te. Insegnami a tenere
aggiornata l'agenda dei Malati che in qualche modo conosco, visitandoli
incurante del contagio e dell'imbarazzo.
Confrontami
con chi si dedica vertiginosamente agli affari della propria azienda, e con chi
si stressa affannosamente per divertirsi, verificando se mi consegno con pari
"avidità" alla "conquista" dell'anima di tante persone
superficiali, ripiegate, pigre, goderecce, ridanciane, avare, spensierate.
Instillami il
gusto per la soddisfazione di sentirmi stanco, esaurito ed esausto nell'aver
lavorato gratuitamente per i Poveri, per i Sofferenti, per gli Scettici, per i
"Lontani", e per tutti quelli cui non sono legato da vincoli
familiari.