Eucarestia: venerazione
E > Eucarestia
Lc 7,1: "Io non son degno che tu entri in casa mia."
Paralizza i miei passi, Signore, prima d'ingoiarti nel tuo pane dell'Amore, per risvegliare i palpiti del mio cuore impigrito!
Concedimi stupore costante, trepidazione affettuosa, e sempre rinnovato sobbalzo, prima del gesto della comunione eucaristica!
Insegnami a scrutarmi dentro prima di accoglierti, per inventariare le mie ferite e la mia spazzatura così da trasalire di più davanti alla follia del tuo amore!
Suggeriscimi il gesto umile e prezioso della confessione sacramentale prima di "mangiarti", quando mi scoprissi più sporco o più spento di altre volte: quel pane è "qualcuno" con cui voglio ricucire seriamente un'amicizia sfilacciata!
Dònami di pensare precisamente cosa vorrei dirti al momento dell'incontro eucaristico prima di muovermi da posto verso la tua mensa!
Drizza il mio sguardo davanti al pane bianco del tuo sacramento, prima di mangiarti, rinnovando nell'"Amen" liturgico lo stupore commosso della mia Prima Comunione.
Inclina il mio capo nel gesto rituale della riverenza davanti all'ostia santa, per sentirmi fisicamente in piedi ma spiritualmente prostrato nel mio nulla davanti al tuo tutto!
Aiutami a pensare per quali persone, vicine o lontane, io devo farmi a pezzi, come il tuo pane eucaristico, in tempo, cuore e denaro, come tu ti stai lasciando fare a pezzi dai miei denti nell'ostia santa!
Ispirami le parole silenziose più adatte per confidarti nel ringraziamento qualcosa che non saprei confidare a nessuno.
Palpita accanto al mio cuore dopo ricevuta l'ostia santa, come Amicizia preziosa ed insostituibile, coraggio audace di precisi cambiamenti nella mia vita.
Salvami dalla sventura di una comunione eucaristica capace di lasciarmi invariato come la scatola d'oro che ti contiene!