Secondo posto: preferibile - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Secondo posto: preferibile

S
Gv 3,28: "Che lui cresca e io diminuisca!".
Ti ringraziamo, Signore, per i leaders della nostra vita e della nostra società, quando il leader impegna il magnetismo del suo carisma per servire e non per servirsi.
Ancor più ti ringraziamo per quei leaders, nella famiglia come sul lavoro o nel divertimento, che non esultano nel trasformare i collaboratori in piedistallo per la propria statua ma gioiscono di veder spuntare fiorellini attorno al proprio albero.
Ma ancor più ti ringraziamo per quei fiorellini che sono felici di spuntare attorno a un albero e non si indispettiscono di non esserlo loro; anzi, ne ammirano e ne difendono l'ampiezza svettante dei rami. Scampaci tuttavia da quei fiorellini che vivono dell'ombra dell'albero, godendone e succhiandone la protezione, ripagata inclinando, servilmente cortigiani, la loro corolla al loro gigante benefattore. Scampaci dalle persone che non possono fare a meno di essere, o di sentirsi, o di essere considerati indispensabili; magari indispensabili e protagonisti in un remoto e minuscolo angolo del loro giardino, ma indispensabili e protagonisti.
Mi incanto, Signore Gesù, a vedere Te, Creatore dell'Universo, che ti impegni seriamente come gregario garzone del falegname Giuseppe, facendo magari finta di faticare ad imparare, tanto per dargli un po' di gratificazione!
Affascinami di quelle figure, in famiglia, che non si vedono mai ma ci sono sempre, e ci si accorge che c'erano quando non ci sono più.
Sostieni il mio applauso al calciatore che più gioca di squadra anziché concludere solitario l'azione e raccogliere indiviso l'ovazione delle gradinate. Indirizza la mia stima verso lo studente che farebbe benissimo da solo e si scarrozza invece dietro i più lenti.
Incantami, Signore, dei quotidiani Giovanni Battista, "che lui cresca e io diminuisca", coloro che credono talmente in quello che fanno al punto da dimenticarsi se l'ultima e visibile mossa del gioco è loro o altrui: l'importante è che il bene vinca, chiunque ne raccolga la medaglia!
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