Eucarestia: del Tabernacolo (a)
E > Eucarestia
Mc 14,22: "Questo è
il mio corpo"
Ti ringraziamo
infinitamente, Signor Gesù, per questa "invenzione" della tua Chiesa,
l'adorazione Eucaristica, e addirittura l'adorazione perpetua, giorno e notte;
di notte anche perchè la notte più del giorno è adatta all'Amore!
Grazie per questa
schiera di Santi da altare e per la più lunga schiera di Santi, cristiani
comuni, che proprio nella permanenza davanti al Sole del tuo Corpo eucaristico
si fanno una affascinante tintarella color Dio alla propria anima!
Grazie per tutti quelli di noi che Tu hai preso per mano fino a portarli a
questo gesto della Tua intimità, l'adorazione eucaristica prolungata e magari
notturna, confidando al nostro cuore indicibili, audaci e pericolosi segreti,
così da tornare ai fratelli con lo sguardo illuminante come Mosè dopo il faccia
a faccia sul Sinai.
Grazie per
coloro che aspettavano a confidare un'importante decisione, un prezioso o
terribile segreto al fratello fino a quando lui, o lei, riesce ad ascoltarlo
confidato davanti al Tabernacolo.
Signore Gesù! Tu
sei qualcuno per me. Grazie perchè hai messo nel mio cuore il desiderio di
starti davanti, di guardarti e di essere guardato, di toccarti, di ascoltarti,
proprio come ho bisogno di fare egualmente con le persone che amo.
Signore Dio!
Quante volte ti abbiamo chiesto: "dove sei?". E il vecchio catechismo
saggiamente suggerisce: "in cielo, in terra, in ogni luogo.... e
soprattutto nel cuore di ogni Uomo". Bene! Fa bene sapersi così attorniati
e abbracciati da una tua vasta ed amica presenza!
Ma ci resta tuttavia in cuore, Signore Gesù, il desiderio di
"collocarti", di saperti "in un posto", di "toccarti
mani e piedi", come diceva l'Apostolo Tommaso. E tu non sei rimasto sordo
a questo desiderio. Ci hai detto che sei "lì", non in un fiore, non
in una gemma e neppure in un computer, "lì" in un pane spezzato, in
un vino da bere, potabile e commestibile.