Esteriorità: che squallore!
E
ISam 16,7: "L'uomo guarda l'apparenza, Dio guarda il cuore"
Liberami, Signore, dalla schiavitù di vivere sentendomi sempre guardato
dagli altri.
Presèntami,
Signore Gesù, lo specchio della mia coscienza come infinitamente più
illuminante di tutti gli specchi della mia casa, più parlante di tutti gli
sguardi che mi scrutano e mi giudicano!
Signore Gesù:
tu ci vedi vivere in questa "civiltà dell'immagine", dove tutto gira
attorno agli spot pubblicitari, dalla merendina alla crociera e perfino le
tasse per la chiesa, lanciando quelle immagini sui nostri occhi fino ad
accecare il nostro cuore.
Così non solo
vediamo "le immagini" delle cose ma vediamo soltanto
"l'immagine" delle persone: per la mia immagine lavoro da matti,
cambio partito e squadra di pallone, getto via vestiti nuovi: io sono la mia
immagine!
Insegnaci ad
imbarazzarci davanti alle "persone corrette", puntuali, pulite,
eleganti, raffinate, cortesi, nel sospetto che il disordine interiore si vesta
di ordine esteriore!
Dònaci,
Signore, di vivere come sbucciata la buccia del nostro cuore, a pelle d'anima
nuda davanti ai tuoi occhi, più che davanti alle telecamere di questo mondo.
Dònami dí
tenere d'occhio il tuo occhio scrutante dentro, più di tutti gli occhi
giudicanti, maliziosi, impudichi, scrutanti dal di fuori.
Fà del primato
del tuo sguardo su di me la mia prima libertà dallo sguardo di tutti gli altri,
perfino della mia famiglia!
Dònaci di vivere
alla tua presenza, guardati dal tuo sguardo, inesorabile nel vedere;
misericordioso, sempre, nel giudicare. Dònaci di trasfondere l'esperienza di Te
in uno sguardo capace di leggere al di là dell'immagine, nel cuore del
fratello, con occhio inesorabile e misericordioso come il tuo!
Dònaci il
bisogno di essere guardati dentro dagli occhi di chi amiamo mentre ci lasciamo
guardare dentro dai tuoi occhi!