Sofferenza: perchè domandare perchè?
S > Sofferenza
Qo 3,19: "L'uomo non
è superiore alla belva: tutto è vanità".
Non
permettere, Signore, che il mio cuore arido e la mia mente, attrezzatissima ma
superficiale, possano cestinare nel cassettone delle cianfrusaglie inutili le
domande sul senso del dolore.
Non
permettere, Signore, che io mi impegni a combattere la sofferenza, propria e
altrui, dalla telefonata di conforto all'impiego delle ultime ricerche
scientifiche per una inquietante analisi medica, lasciandomi travolgere dal da
fare fino a cancellare l'incancellabile domanda di sempre: "Ma
perchè?".
Mettimi a
disagio davanti alle persone, nel piccolo e nel grande, impegnate a porre
rimedi, a lottare contro l'ingiustizia, a confortare e coscientizzare le
vittime, senza fermarsi mai davanti alla domanda senza apparente risposta del:
"Ma perchè?".
Voglio vivere
e sentire fino in fondo nel mio piccolo, ferito cuore agitato dal fantasma del
dolore, lo scandalo della sofferenza. Voglio sentire la tentazione di
spiegazioni sciocche ("è colpa di qualcuno") e perfino la tentazione
di bestemmiare ("è colpa di Dio") se questo è il prezzo di pormi la
domanda sul senso del dolore.
Non voglio assomigliare alla squadra dei qualificatissimi e zelanti
professoroni della corsia che sperimentano, magari con successo, le ultimissime
terapie, passando accigliati, impensieriti, intelligentoni e magari anche affettuosi,
tra i letti della corsia, senza fermarsi mai a inginocchiarsi davanti al
mistero senza umana risposta che alloggia nel letto numero chissà quale.
Scampami
altresì, Signore, dal pensiero luciferino di decidere che siccome non c'è
chiara risposta, non merita neppure lasciarsi interpellare dalla domanda: non
voglio mettere la testa sotto la sabbia, come lo struzzo, anche se non so come
difendermi dal cacciatore.
Mettimi in
cuore quel guizzo che, tolta la testa dalla sabbia, mi permette di alzare lo
sguardo verso il cielo, che pure intravvedo fosco e nuvoloso, impenetrabile, ma
so che dietro le nuvole c'è il sole, e "domani" lo vedrò!