Sete: di Dio
S > Sete
Sal 42,3: "L'anima
mia ha sete del Dio vivente".
Donami la sete di Te, mio Dio.
Sete di null'altro desiderare che desiderarti sempre di più.
Sete di assomigliarti, come tuo Figlio ha detto: "Siate perfetti come
il Padre vostro".
Sete
universale, sete per tutti più che per me solo, sete cioè che venga presto il
tuo Regno, dove la tua sposa, Maria, ha promesso che verranno dispersi i
superbi nei pensieri del loro cuore e innalzati gli ultimi. Sete del desiderio
di tutto fare e spendermi perchè in me e attorno a me venga il tuo Regno di
giustizia, cioè santità, e di pace; insieme alla sete di nulla più fare per
lasciarsi fare da Te, modellare da Te, come Paolo dice che la creta molle cede
alle dita del vasaio.
Sete di vivere
per Te, insieme alla sete di morire per Te, in attesa impaziente di quel
incontro che Paolo dice, oggi nello specchio e nel mistero, domani faccia a
faccia.
Sete di
riconoscere nel mio peccato la mia salvezza, perchè, come dice l'Apostolo:
"dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la
misericordia". " Quella donna", dirà Gesù all'adultera, "ha
molto peccato, ma mi ha molto amato". Dio è più grande del tuo peccato.
Sete di
soffrire, patire, spendermi e sprecarmi per Te e per il tuo Regno, perchè hai
detto che "chi mi ama prenda la sua croce e mi segua. Là dove sarò sarà
anche chi crede in me". Sete di soffrire, dunque, "perchè", dice
l'Apostolo, "si completi in me la croce di Cristo".
Sete di
beatitudine, di felicità fin d'oggi secondo le beatitudini del discorso della
montagna scoprendo la felicità sotto la crosta che per il mondo è maledizione.
Beati, beati, beati.
Sete di
riconoscerti là dove Tu ti sei nascosto: nella Parola, nel Pane, nel tuo Popolo,
e fmalmente là dove Tu hai detto ero, ero, ero... ero Io!
Sete di
sentire e vivere la tua vicinanza, Tu che hai detto: "non vi lascerò
orfani", come la più confortante delle compagnie sui passi della via
stretta dove Tu mi dai appuntamento.