Gioia: dalla fede - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Gioia: dalla fede

G > Gioia
 
 
Lc. 1,46: "L'anima mia magnifica il Signore".
 
Facci stupiti ammiratori di questa casa dell'Universo, di questo enigma dell'atomo, di questo mistero nel cuore di ogni uomo e di ogni donna, di questo miracolo del levar del sole ogni mattina!
 
Ma semina tuttavia anche nel nostro cuore il desiderio impossibile di tutti i grandi vissuti in questo mondo: il desiderio affannoso di invitare in una piccola casa il Creatore infinito.
 
Insegnami a condividere lo sbigottimento di Maria: "ma come è possibile?". Così e solo così potrò partecipare alla Sua esultanza: "l'anima mia magnifica il Signore!".
 
Concedimi, come a Maria, di "non capire più niente", di restare senza fiato, di piangere di gioia, al pensiero che tu, figlio dell'Altissimo, hai messo su casa accanto a casa mia!
 
Concedimi di trasalire al pensiero tu sei venuto per abitare e parlare stabilmente nell'assemblea eucaristica.
 
Concedimi di toccare il Libro Sacro dove abitano le tue parole ancor più delicatamente dì come sfioro chi amo.
 
Concedimi di riservare per te le più appassionate carezze, per te presente nel volto del fratello, nel fratello che nessuno riconosce fratello: il Povero, il Disperato! Concedimi un Natale sbigottito!
 
Mamma santa, innamorata intera, Donna felice! Insegnami l'arte preziosissima dell'esultanza, della lode, dello stupore, dell'incanto, della riconoscenza!
 
Libera i miei occhi, a immagine dei tuoi, vergine amorosa, ragazza limpida, donna di luce, perchè possa anch'io come te scoprire ogni fessura di luce nella nebbia delle nostre giornate.
 
Fai galoppare il mio cuore, Donna palpitante, per renderlo capace di sognare ed esultare i sogni di luce per tutti, di abbracci universali, di ritrovate interiori interezze che il tuo Sposo divino allora a te e ancor oggi a noi ha promesso!
 
Insegnami il tempo della meraviglia, riverbero gioioso della contemplazione. In questo mondo di scontato e di scontenti, insegnami l'arte dello stupore e dell'esultanza.
 
In questo mondo di piatture, di banalità, di calcolo, di abitudine, di previsioni meteorologiche, non ti domando di cambiarmi le cose intorno, ma di cambiarmi il cuore dentro, per leggere fuori i sentieri di luce che disegni per i miei passi ed esultarne per fare del mondo un sogno di bellezza. E fin d'oggi un anticipo!
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