Famiglia: pregarla! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Famiglia: pregarla!

F > Famiglia
Sal. 128. "Il Signore benedice la famiglia del giusto."
Guida, Signore, le nostre famiglie sulle vie difficili e affascinanti del dialogo, suggerendo a ciascuno più gusto nell'ascoltare che nel parlare, più soddisfazione nel dare che nell'avere ragione, più fiducia nell'altro che in sè!
Libera, Signore, le nostre famiglie dalla facile tentazione di confondere sincerità con spontaneità. Scampaci dal pericolo di vivere come viene: vivremo attenti ad essere ogni momento il più veri e belli possibile.
Concedi, Signore, alle nostre famiglie l'arte di mescolare con sapienza la parola e il silenzio: donaci di parlare soltanto dopo aver taciuto, di tacere soltanto dopo aver amato, di parlare e tacere soltanto per amore.
Accompagna tu, Signore, le nostre famiglie sul sentiero solitario è prezioso dell'amicizia comune con un Povero, con un Sofferente, con un Anziano, con un Deluso, con un Abbandonato: l'amore verso chi soffre ci aiuterà a non farci soffrire noi!
Incanta, Signore, le nostre famiglie con il miraggio di crescere in reciproca trasparenza: insegnaci a leggere fmo in fondo le pagine del nostro proprio cuore, per farle leggere a chi amiamo così come le vedi Tu, Signore.
Dilata, Signore, gli orizzonti delle nostre famiglie, con la gioia dell'ospitalità aprendo la casa e la tavola agli amici: possano davvero accomodarsi con libertà alla mensa dei nostri cuori.
Scampa, Signore, le nostre famiglie dal fascino sottile della casa perfetta, dall'ansia affannosa della sicurezza economica, dall'idolatria della salute: insegnaci a confidare ben più sulla reciproca attenzione che sulla sicurezza delle cose.
Raffina, Signore, le nostre sensibilità, insegnandoci i gesti del corpo che dicano la profondità dei cuori; insegnaci a vincere la paura di dire l'amore alle persone che amiamo, riconoscendo nella carezza il più ricco dei doni possibili.
Insegna alle nostre famiglie l'arte rara e preziosa del perdono, nelle grandi come nelle piccole occasioni quotidiane: ti amo come sei senza aspettare che tu cambi. Ma spero che tu cambi. E la mia speranza ti fa cambiare. E io non smetterò mai di sperare.
Arricchisci, Signore, le nostre famiglie con il dono prezioso della preghiera comune, radice di specialissime comunioni, là dove possiamo sperimentare la sicurezza del nostro abbraccio sentendoci insieme abbracciati dalle braccia dello stesso Signore.
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