Ultimi: come Madre Teresa
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Lc 12,33: "Vendete quello che avete e datelo in elemosina.
Ti
ringraziamo, Signore, per aver seminato sul deserto di questo mondo gaudente e
materialista, il fiorellino profumato di questa donnicciola curva e mingherlina,
più forte dei forti.
Grazie perchè dopo Madre Teresa è più facile dichiararsi cristiani: la sua
vita ha cantato una canzone a voce più alta di tutti i rumori di questo mondo.
Le parole dei suoi gesti hanno parlato in tutte le lingue! Ma grazie soprattutto
perchè lei ha deciso di fare tutto per coloro per i quali non c'era più da fare
niente: gli Incurabili! Grazie per questa formidabile intuizione: stare accanto
a chi sta muovendo l'ultimo passo della propria vita!
Grazie per
questo gesto sublime di far morire in compagnia, accompagnando con il silenzio
dell'Amore il momento in cui ogni labbro deve tacere perfino le parole
confortanti della fede.
Non posso
capire, Signore, a cosa serva una persona che non serve a niente, se non a far
spendere tempo, fatica e soldi a vuoto: ma Tu hai detto che "per chi ama,
tutto coopera al bene".
Tu,
Onnipotente, sei stato il primo degli impotenti, quando stendevi le mani sulla
croce, paralizzato in attesa della fine: ma hai trascorso anche quei momenti
decidendo di amare. Allora non hai perso tempo! Sono convinto che non esista
umana ragione per giustificare la Vita di chi vive solo soffrendo e facendo
soffrire. Ma, davanti alla Tua Croce, ecco, posso credere che la tua onnipotenza
sa trarre il bene anche dal male. Sa trasformare la spazzatura in concime. Sa
trarre da quel concime fiori che altrimenti non sarebbero mai sbocciati.
Fammi ricordare le parole dell'Apostolo Paolo quando esclama "...Lui
il capo, noi le membra, perciò soffio nella mia carne quello che manca ai patimenti
del Cristo". Così la malattia può essere "grazia" oltre che
"dis-grazia".
Incantami di
queste folle di ragazze umanamente folli che si lasciano incantare da questa
vecchietta, curva per gli anni e le fatiche, capace tuttavia di sguardi
vivacissimi e trafiggenti, affascinanti.
Incantami di
queste ragazze che passano le ore a fissarti invisibile nel buio luminoso
dell'Ostia Santa, per fissarti, parimenti e più invisibile, nel volto
dell'Abbandonato.
Non voglio
lasciarmi andare a desiderare di morire un momento prima di quando comincerò a
stare stabilmente male, neppure accampando la scusa di non voler essere di peso
agli altri.
Non voglio
desiderare la morte improvvisa per me e per chi amo, nè la morte violenta, nè
la morte nel sonno, per poter vivere e celebrare con consapevolezza questo
della morte, che è il momento più importante della vita.