Gesù: troppo tardi! (Mt10)
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Mt 10,37: "Chi ama suo figlio più di me non è degno di Me!"
Troppo tardi ho scoperto nel campo della mia vita la perla più aguzza e pungente e pur tuttavia decisiva di questo tuo Vangelo: tu pretendi di essere il primo e, in un certo senso, l'unico Amore della mia vita. Troppo tardi ho scoperto che non ti accontentavi del mio Amore per te, accanto agli altri amori della mia vita: tu pretendevi di essere il primo e speciale dei miei amori, come unico e speciale è l'amore dello sposo e della sposa.
Troppo tardi ho scoperto di poter e dover dire che non vengo amato direttamente da nessuno, ma di essere amato soltanto da Te, attraverso le persone che tu fai fiorire sui passi del mio sentiero. Ringrazierò ben prima il giardiniere, prima di chi mi offre quel mazzo di fiori d'amore!
Troppo tardi ho raccolto il tuo invito a perdere la mia vita per gli altri come tu hai perso la Tua sulla croce per me: di quante sciocchezze ho riempito le mie mani, mentre soltanto le mie mani vuote tese verso di te potevano essere colmate dei Tuoi doni! Allora tu avresti riempito le mie mani di quella felicità che regali a chi ha deciso di tutto regalare. Perdersi: il solo guadagno!
Troppo tardi ho imparato a non domandarmi più cosa voglio fare per essere felice, dalla scelta del lavoro alla scelta dell'amico, e del coniuge. Troppo tardi ho imparato a domandarti, come Maria: "parla Signore, tua figlia ti ascolta". Tu chiama ed io verrò perchè mi fido più della tua che della mia passione, per la mia felicità!
Troppo tardi ho deciso di perdere la mia vita mescolandola sentimentalmente appassionato e militante coinvolto, con la vita degli altri, soprattutto di quegli Ultimi dove tu hai promesso che ti avremmo sicuramente trovato.
Troppo tardi ho capito che nessun regalo più grande poteva fare ai miei amori più grandi, se non accompagnandoli davanti ad un Amore più grande ancora del mio: il Tuo, inginocchiandoci insieme nel silenzio urlante del tuo Pane spezzato.