Storia: delle età della vita - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Storia: delle età della vita

S > Storia
Qo 9,9: "Per tutti i giorni che nella tua vita fugace Dio ti concede".
Non permettere, Signore, che io guardi la mia piccola vita racchiuso nel mondo piccino della mia cronaca personale, recintata entro i pochi cent'anni della mia storia.
Insegnami ad aguzzare lo sguardo per leggere la mia storia come minuscola tessera del mosaico universale che prepara i cieli nuovi e le terre nuove dove Tu sarai tutto in tutti!
Insegnami a scoprire come ogni singola età della mia vita rilanci uno sguardo nostalgico a quella vita eterna che qui affiora in trasparenza.
Grazie, Signore, per questo neonato che stringo tra le mani mentre lo porto al battesimo: Tu mi dici che questo mostriciattolo contiene un'anima immortale, capace di sopravvivere allo spegnersi delle stelle. Così, quando l'allatto e lo pulisco, mi inginocchio davanti a lui!
Grazie, Signore, per questo bambino cresciutello, che vorrebbe continuamente giocare: io adulto, schiavo della necessità di lavorare, leggo in lui l'attesa di un mondo in cui non lavoreremo più ma giocheremo e danzeremo tutti insieme senza fine!
Grazie, Signore, per la bellezza fisica di questi corpi giovani, luccicanti, forti e sexy, audaci e "onnipotenti": me ne lascio incantare senza sentirmi costretto ad allontanare il pensiero del loro imminente avvizzirsi, perché aspetto un cielo in cui tutti i corpi saranno più luminosi dell'"abito lavato in candeggina" come il tuo sul Tabor.
Grazie, Signore, per l'età del lavoro, questo impegnato e pur quasi ridicolo tentativo della creatura di completare l'opera del Creatore: ci vedo l'anticipo e l'affrettarsi di "cieli nuovi e terre nuove" che io inizio dal basso e Tu dall'alto completerai.
Grazie, Signore, per l'età dell'Amore: dovrei non pensare per abbracciare con entusiasmo, davanti al fantasma dell'umano prossimo sfuggire dalle mie braccia. Invece abbraccio in consapevole entusiasmo qui in terra nel ricordo che poi abbraccerò indisturbato per sempre in cielo!
Grazie, Signore, per l'età dell'impegno sociale e politico: so che la giustizia che qui disegno in un fragile sogno potrà un giorno di là costruirsi davvero nel mondo di una fraternità senza confini.
Grazie, Signore, per l'età della vecchiaia: non passerò gli ultimi giorni a ricordare l'alba dei primi ma ad aspettare operoso e impaziente i giorni senza tramonto!
Grazie, Signore, per "sorella nostra morte corporale" di chi amo, perchè decido che il dolore del distacco trabocchi nella gioia di crederli nella gioia!
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