Sofferenza: Grazie "mio vanto è nella Croce di Gesù"
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Gal 6,14: “mio vanto è
nella Croce di Gesù".
Croce medicina
alla malattia della nostra indipendenza: Io vorrei essere io a fare da me,
gustare il gusto acre della mia solitudine. Io mi basto; per cui, Dio, puoi
anche esserci; ma non mi servi troppo! Fratello mio, sorella mia, potresti
anche esserci; ma non mi servi troppo perchè io sto in piedi da solo.
Grazie a Dio,
ci pensa la vita a stroncarmi le gambe. Grazie a Dio, devo cadere in ginocchio
a domandare l'elemosina dell'amore di Dio. Grazie a Dio, devo cadere in
ginocchio a domandare l'elemosina dell'amore degli altri. Grazie a Dio, ci
pensa la vita a spaccarci le ginocchia, a metterci in ginocchio, mendicanti
dell'amore di Dio e dell'amore degli altri.
Meschinetti
quelli che stanno in piedi da soli! Pagano le gambe intere a prezzo della
solitudine! Quando ho di più provato la feconda umiliazione di domandare un
aiuto che non avrei mai domandato?
Croce apprendistato dell'Amore: Me lo leggo, te lo leggo soltanto una
volta, nettamente. Questa è la battuta importante: "la Croce apprendistato
dell'Amore". Se amare è morire, soffrire è cominciare a morire. Perciò
soffrire può voler dire cominciare ad amare. Vuoi trovare una persona che ami
davvero? Cercala in chi ha sofferto davvero e non è stato così delinquente da
cancellare la propria sofferenza. Questo è un delitto atroce, come prendere
un'ostia santa e calpestarla con i tacchi: cancellare il ricordo del proprio
dolore e altrui, è come prendere un'ostia santa e calpestarla con i tacchi.
Quando vado all'ospedale a trovare i malati (quanti ne trovo!) gente che
improvvisamente capisce tutto, poi, (perdonate il sarcasmo) purtroppo (io fra
quelli)... purtroppo quella gente... guarisce! E, guarendo nella pelle, ritorna
come prima... come me, che, quando sto bene, capisco 1/10 di quello che capisco
quando sto male. Purtroppo si guarisce anche! Bisognerebbe guarire nella pelle
e utilizzare il ricordo della pelle stritolata per vivere con l'anima più viva,
più innamorata. Quando ho provato che il bisturi della Croce apriva nel mio
cuore avaro varchi di condivisione e di generosità impreviste?