Animali e uomo - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Animali e uomo

A
 
Gen 1: Dio creò tutti gli esseri viventi.
 
Non farmi sentire ospite frettoloso e casuale in mezzo alle cose, alla natura, accanto agli animali: fammeli guardare come ospiti nella mia stessa casa.
 
Instillami, la cura per l'armonia fisica di questo mio corpo animale, dell'armonia fisica giovanile o cascante, nel portamento, nel cibo frugale, nel sonno, negli orari, nella pulizia, nell'essenzialità delle attenzioni che mi richiedo, nella semplicità e nel buon gusto del mio modesto vestito.
 
Fammi perplesso davanti all'esistenza misteriosa degli animali, cornice immutabile nei millenni, attorno al quadro della mutevolissima vita umana in costante e contradditorio progresso.
 
Fammi attento a quelle consonanze affettive tra persona e animale, ricordo e pur anche promessa di "cieli nuovi e terre nuove" dove attendiamo con appassionata impazienza l'armonia complessiva e definitiva del creato.
 
Incantami davanti alla inquietante domanda se di me rimarrà qualcosa di più che del mio gatto; se io sono già oggi realmente qualcosa di più del mio gatto. Inginocchiami davanti al mistero della mia "anima immortale".
 
Tu, Signore, che fin dalla Genesi hai creato l'uomo signore degli animali, aiutaci a scrutare se la nostra signoria arrivi alla piena disponibilità del loro codice genetico, sopravanzando il cosiddetto corso naturale delle cose.
 
Fammi perplesso sui moderni processi di vivisezione e sperimentazione animale: fin dove l'animale è solo una "cosa" utilizzabile comunque per l'uomo?
 
Ma salvami altresì, Signore dall'idolatria dell'animale soprattutto domestico: per la polmonite del gatto si spendono capitali finanziari enormemente più imponenti di quanto basterebbe per salvare la vita a innumerevoli cuccioli d'uomo.
 
Insospettiscimi dell'idolatria dell'animale domestico, penoso surrogato di intimità, affetto e dipendenza, sostitutivo di ormai rinunziate umane carezze!
 
Insospettiscimi dinnanzi all'affetto per l'animale domestico capace di inebriarti per la sua dipendenza affettiva da te, con la sicurezza di non essere mai messo in discussione!
 
Avremo, Signore, nel tuo ultimo Paradiso, come nel primo, la compagnia degli animali dai quali la tua mano sapiente ha, lungo i millenni fatto emergere il "tutto nuovo" dell'umana autocoscienza?
 Donami la disinvoltura di domandare ad una mamma che allatta con tanto affetto il suo bimbo se lo crede diverso da un incantevole gattino solo perchè l'ha partorito lei o soprattutto perchè la sua anima l'ha "partorita" immortale Dio stesso!
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