Grazia: santificante!
G
Gv. 3,13: "Chiunque crede in me ha la vita eterna".
Grazie, Signore, per questa esaltante, più volte da Te ripetuta,
sconcertante notizia: la "vita eterna", cioè la stessa vita di voi Tre è già innestata nell'albero selvatico della
nostra umanità.
Ogni credente che incontro diventa allora, per così dire, un frammento di
Te e dovrei cascare in ginocchio al suo passaggio come
quando passa l'Ostensorio con dentro l'Ostia santa durante le processioni!
Allora il sentimento più bello che il mio cuore umano sa provare, cioè
l'Amore, è chiamato a salire un infinito scalino in più verso la vetta della venerazione dell'altro,
Tabernacolo dell'Altissimo.
So benissimo che tutta la bellezza che mi abita, sotto gli stracci della
mia umanità, diventerà visibile nel tuo cielo, ma io mi sento già esaltato come
il bambino al quale è posto in mano un regalo di Natale tanto atteso, ma ancora
fasciato, e potrà sfasciarlo solo aspettando la magica notte del 24 dicembre. E
allora anche questo mio corpo, giovane e attraente, come pure grinzoso e
malato, diventa non una "scatola" esteriore alla "vita
eterna", ma un tutt'uno con essa, tempio vivo e connesso con la divinità.
Perfino destinato a gettare Cristo, come dice l'Apostolo, in braccio alla
prostituta, tanto Cristo è uno con noi e col nostro corpo. Come soprattutto
destinato alla resurrezione finale della carne. Perchè noi non saremmo noi, in
cielo, senza il nostro corpo.
Dal battesimo
un frammento di Dio è innestato nella mia vita, una scintilla del suo fuoco
arde nel mio cuore, un riflesso della sua eternità mi trasforma in persona
immortale! Quante preoccupazioni nella mia vita, ma sono tutte scintille al
confronto della montagna di luce che è la mia dignità di figlio di Dio! Mi
preoccuperò di tutto, ricordandomi che dell'essenziale non ho da preoccuparmi!
Vorrei porgermi sereno,
disinvolto, caritatevole, attento, scherzevole, impegnato, sorridente, appassionato,
ma vorrei testimoniare che nel sottofondo della mia anima mi sento sempre un
po' "da un'altra parte", mi sento un po' sempre in ginocchio davanti
alla presenza misteriosa, quasi "troppo bello per essere vero", di
Te, Signore, nel Tabernacolo del mio cuore!