Demonio: crederci!
D
Mc 1,13: "Gesù
rimase nel deserto tentato da Satana"
Proprio oggi, in questo tempo superscientifico, caratterizzato dalla
derisione e dal sarcasmo per tutto ciò che non si può vedere sotto i vetrini
del microscopio, proprio oggi folle di intellettuali si addensano in questi
circoli satanici, assetati di scelleratezze: insegnami a domandarmene
onestamente il significato. Il Tuo stesso racconto delle origini mette in
scena, nella favola vera della creazione, un misterioso serpente, preso a prestito
dalle mitologie babilonesi, per incarnarci il gusto del Nulla e l'audacia
dell'Anti-Dio: convincimi che davanti a lui la paura è adulta e l'ironia
infantile.
Se poi guardo attorno a me, se sfoglio i libri di Storia, fammi pensare che
l'Uomo, da solo, senza un tragico, invisibile, ma reale alleato, sia riuscito
ad essere così "luciferino" appunto, come è stato ed è, dalla storia
della tortura nei secoli ai lager nazisti, fino all'annientamento televisivo di
cui anch'io sono bersaglio.
Insegnami così
a guardare la gente per strada leggendola come un enorme stadio dove bene e
male giocano l'ultima decisiva partita mentre un arbitro iniquo ha inclinato il
campo da gioco inesorabilmente verso il basso, dipingendo la porta del male con
le tinte più accattivanti del mondo: fammi rendere conto che sto camminando su
di un terreno in discesa!
Se poi guardo
dentro me stesso mi trovo come spaccato tra il bene che vedo e approvo e il
male che disapprovo e commetto: mi sento come uno che guidasse la propria
automobile mentre un altro invisibile pilota gli sterza di soppiatto: rendimi
attento a questo invisibile malefico magnetismo.
Lasciami
perplesso davanti alla possibilità che la più diabolica tentazione del diavolo
sia quella di convincermi della sua non esistenza.
Fammi
rispettoso anche se prudente nell'accoglienza degli strumenti che la pietà
popolare mi suggerisce a difesa del Maligno: fammi devoto di quell'Angelo
custode, che "illumina, custodisce e governa me", come mi insegnava
la mia vecchia e santa Nonna.
Fammi attento
e ardente nel disegnare sul mio corpo il rischioso segno della Santa Croce,
questo segno con cui mi candido anch'io crocifisso per amore, a diabolico
dispetto.
Unisci la mia
mano a quella della semplice vecchietta nell'intingerla di acqua benedetta,
entrando in chiesa, a rinnovato impegno del mio battesimo!