Giovani: ragazze - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Giovani: ragazze

G > Giovani
Mt. 25,13: "Vegliate dunque...."
Tu, Signore, hai voluto affidare la generazione dei corpi degli uomini e delle donne soprattutto alle donne. Forse più a loro, ragazze e donne, hai noinialmente affidato la generazione dei cuori, sia degli uomini che delle donne: i Vescovi hanno predicato la fede, le Mamme l'hanno mescolata net latte dei loro figli. Mandaci, Signore, giovani ragazze da subito attente all'essenziale.
Attente ai sentimenti del proprio cuore, anzichè farfalline attratte dalle tante luci colorate sul palcoscenico di questo mondo, alle cose del mondo in grande, dal telegiornale al volontariato per il terremoto, anzichè vivere di telenovelas e canzonette, attente al cuore, esultante o ferito, di chi è loro intorno curiosa di bussare alla porta dei cuori, capaci di fermare l'amica in discoteca e domandarle in mezzo al frastuono: "come stai dentro?".
Attente a vivere sempre belle per la simpatia, l'accoglienza, l'entusiasmo che sanno diffondere più che per le ore davanti allo specchio, attente a capire che cosa l'uomo cerca in lei, se si incanta della sua intuizione, della sua generosità, dei suoi sogni, o soprattutto del suo profilo: la scorciatoia della seduzione non porta alla vetta dell'amore, attente al ragazzo timido, alla ragazza che pensa di essere brutta, all'anziano e al malato, perchè le piace distribuire attenzione e amore.
Attente al futuro di mamma, capaci di sognarsi ancora giovani con un bambino in braccio, mentre le compagne pensano alle crociere, felici di essere ragazze, con tutta la fragilità fisica ma con quella sensibilità quel radar che il ragazzo non conosce, e spose attente a seminare nei cuori dei ragazzi e degli uomini quelle domande sul mistero, sul dolore e la felicità, sull'amore e sulla vita eterna che normalmente il maschio disprezza perchè ne ha paura.
Attente a concedere il proprio contatto fisico solamente a chi ha saputo entrare prima e per sempre in contatto con la sua anima, libere dalla schiavitù di dover piacere sempre e a tutti, quando basta piacersi guardandosi allo specchio della propria coscienza coraggiose per saper sognare un mondo diverso, magari anche in corteo senza rinchiudersi nel recinto della compagnia e della famiglia, protagonista con i suoi doni, insieme all'uomo, nella lotta in favore degli Ultimi.
Attente a distinguere fra l'essere desiderate e l'essere amate, attente ad incontrare Gesù nei momenti più comuni o più speciali della loro vita che si lasciano abbracciare non da chi loro permette di cercare Gesù ma da chi s'incanta di loro proprio perchè cercano Gesù.
Il Signore ci conceda uomini maschi capaci di sognare le loro ragazze o le loro donne come le sogna Lui!
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