Dialogo: abbasso la "spontaneità"
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Sir 4,23: "Parla
quando serve"
Tu conosci, Signore, le sventure di questo mondo, abitato da cinque
miliardi di sordomuti, cinque miliardi di uomini e donne che usano la parola, tuo dono, per dividersi anzichè per
comunicare!
Guarisci, Signore, la nostra difficoltà così grave a parlarci dal profondo
del nostro cuore, ad ascoltarci dal profondo del nostro cuore.
Insegnaci a parlare veramente all'altro: insegnaci a non parlare alle sue
orecchie ma al suo cuore.
Insegnaci a parlare soltanto quando abbiamo prima deciso in cuore di parlare
non per aver ragione ma solo per avere, e dare, Amore.
Insegnaci a parlare con Amore, dimostrando l'Amore, preoccupandoci che
l'altro abbia modo di accorgersi di essere amato.
Insegnaci a tacere fin tanto che non sentiamo dentro una buona probabilità
che l'Amore di chi parla e l'Amore di chi ascolta possano incontrarsi, scegliendo nel frattempo il
Silenzio per amare.
Ma soprattutto, Signore, apri le mie orecchie! Rendimi capace di vero
ascolto non delle parole ma del cuore dell'altro, vincendo ogni impazienza, ogni giudizio, ogni
preconcetto, ogni premura.
Appassionami del dialogo vero, vivendo l'altro come tesoro da scoprire,
come dono dall'Alto, come occasione di mia fioritura.
Insegnami a incontrare l'altro come mistero da venerare, ascoltandone il palpito
dell'anima prima che le parole delle labbra.
Dònami il dialogo con l'Invisibile di Dio per dischiudermi dentro la
capacità di dialogo con l'invisibile che abita in ogni Uomo!