Dialogo: abbasso la "spontaneità" - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Dialogo: abbasso la "spontaneità"

D > Dialogo
Sir 4,23: "Parla quando serve"
Tu conosci, Signore, le sventure di questo mondo, abitato da cinque miliardi di sordomuti, cinque miliardi di uomini e donne che usano la parola, tuo dono, per dividersi anzichè per comunicare!
Guarisci, Signore, la nostra difficoltà così grave a parlarci dal profondo del nostro cuore, ad ascoltarci dal profondo del nostro cuore.
Insegnaci a parlare veramente all'altro: insegnaci a non parlare alle sue orecchie ma al suo cuore.
Insegnaci a parlare soltanto quando abbiamo prima deciso in cuore di parlare non per aver ragione ma solo per avere, e dare, Amore.
Insegnaci a parlare con Amore, dimostrando l'Amore, preoccupandoci che l'altro abbia modo di accorgersi di essere amato.
Insegnaci a tacere fin tanto che non sentiamo dentro una buona probabilità che l'Amore di chi parla e l'Amore di chi ascolta possano incontrarsi, scegliendo nel frattempo il Silenzio per amare.
Ma soprattutto, Signore, apri le mie orecchie! Rendimi capace di vero ascolto non delle parole ma del cuore dell'altro, vincendo ogni impazienza, ogni giudizio, ogni preconcetto, ogni premura.
Appassionami del dialogo vero, vivendo l'altro come tesoro da scoprire, come dono dall'Alto, come occasione di mia fioritura.
Insegnami a incontrare l'altro come mistero da venerare, ascoltandone il palpito dell'anima prima che le parole delle labbra.
Dònami il dialogo con l'Invisibile di Dio per dischiudermi dentro la capacità di dialogo con l'invisibile che abita in ogni Uomo!
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