Solitudine: e distacco
S > Solitudine
Mc 1,35: "Gesù si ritirò in un luogo deserto per pregare".
Insegna anche
a me, Signore, a leggere seriamente le parole del tuo Vangelo, lasciandomi
suggerire da Te tutte le audacie che da solo non avrei mai il coraggio di
sognare.
Affascinami di
quella solitudine che non è disprezzo per nessuno, ma struggente desiderio di
ritrovare fino in fondo me stesso, consegnandomi indifeso nelle tue mani
onnipotenti e innamorate.
Aiutami a
vincere la paura della solitudine, gustando la gioia di sentirmi esistere,
provando la pace di chi si sa accompagnato per mano da Te, sentendomi a occhi
chiusi, parte infinitesima ma insostituibile della storia universale, fino a
che il tuo Regno venga.
Alimenta nella
mia solitudine la percezione del distacco dalle cose, anche le più belle e preziose,
e perfino dalle persone, anche le più amabili, per imparare a toccarle con
affettuosa e rispettosa esultanza, tuo dono. Dammi di capire come proprio
attorno alle persone che sperimentano una pacificante solitudine, s'intrecciano
profonde, dilatate, diffuse, gratificanti comunioni, alimentate alla speranza
di poter intessere con il solitario un abbraccio simile a quello che lui
sperimenta con il Signore.
Scampami dal
pericolo di credere che non esista il pericolo della tentazione, quasi che vera
libertà sia la spontaneità della belva che mi abita, come il pulpito televisivo
vorrebbe impormi.
Insegnami ad addomesticare più che a dominare la belva che sono.
Concedi alle persone che amo l'esperienza salutare di una armoniosa
solitudine, per poterle poi pacificamente avvicinare al mio cuore, ancora profumanti del tuo!