Seminatore: l'unica ansia meritevole
S > Seminatore
Lc 8,4: "Il seminatore uscì a seminare".
Lasciami fantasticare, Signore, l'ansia e la trepidazione del Seminatore
che non sa quali semi verranno accolti nel solco, lasciami fantasticare la tua ansia quando scruti la tua
Parola sparpagliata nei solchi delle anime.
Lasciami, Signore, l'unica ansia meritevole di essere vissuta, l'ansia per
le scelte che fanno quelli che amiamo. Toglimi le altre ansie, mettendole nelle mani della tua
Provvidenza!
Suggeriscimi l'espressione del tuo volto, Signore Gesù, mentre osservi
ansioso il gesto del Seminatore che sparge il buon seme, per vedere dove e come va a finire!
Insegnami a non vivere solo l'ansia per i risultati delle lastre dei raggi,
non solo l'ansia per la partita di pallone della squadra del cuore, non solo l'ansia per il verdetto
lavorativo che mi minaccia cassintegrato, e neppure soltanto l'ansia per la serenità e la gioia di quelli che amo.
Anzi, Signore, concedimi l'ansia per coloro che non vivono l'ansia per
quello che conta.
L'ansia per
quelli che amo, nella paura che cerchino nella riuscita della carriera il senso
del vivere, che cerchino nella distrazione del divertimento la forza di vivere.
L'ansia al
pensiero che possano cercare di vivere la vita imbavagliando le parole di luce
che il ricordo di sorella Morte vorrebbe sussurrare ogni giorno al nostro
cuore!
L'ansia per
quelli che amo, nella paura che non trovino posto per i Soli, gli Ultimi, i
Disperati nel proprio cuore, drammaticamente e ferocemente tranquillo, quasi
spento.
L'ansia per
quelli che amo, nella paura che spalanchino la porta del loro cuore ai
luccicanti fantasmi del Nulla che si agitano sul palcoscenico di questo mondo.
Dammi l'ansia
di scrutare se i giovani che amo si siano lasciati incantare dal mito del
Capoufficio, dal fascino del cantante, dal manager della ragazza-copertina, dal
simpaticone ridanciano dall'acrobatico intellettuale.
Concedi anche
a me, Signore, di saper ripetere consapevole per quelli che amo la preghiera di
Mamma Monica per il figlio S. Agostino: "grazie di avermelo regalato
Signore. Ma prenditelo con Te, subito, Signore, il giorno prima del giorno in
cui egli possa decidere di vivere per qualcosa o per qualcuno da meno di Te e
il Tuo Regno!"