Gesù: troppo tardi! (Sal73)
G > Gesù
Sal. 73,25: "Nulla più di te amo su questa terra".
Troppo tardi
ho riconosciuto la verità della tua Parola: "questo mondo è posto in mano
al Maligno..." "i Poveri li avrete sempre con voi...", quando
dichiaravi che il Male esisterà per sempre, non da te voluto ma da te permesso,
comandandoci di lottare contro ogni ingiustizia fino al martirio verso una
fraternità universale. Tu ci avevi promesso che avresti, di quà o di là, trarre
il bene anche dal male!
Troppo tardi
ho dissolto nel mio cuore il terrore della morte, attendendola talora perfino
impaziente, mai come fuga, ma come chi bussa a quella porta che gli apre la
casa di Dio e di tutti, soprattutto insieme a coloro che casa quì non l'ebbero
mai!
Troppo tardi ho scoperto che le gioie più intense della mia vita, dal
perdono del nemico alla firma concessa all'amico sul mio conto in banca;
dall'esultanza accogliendo tra le mani il figlio appena partorito, fino
all'abbraccio degli sposi che si regalano l'un l'altra ... ecco, ogni gioia non
null'altro era che un sorso appena, d'acqua fresca nel deserto di questa vita,
assetata di felicità; anticipo di quella fonte inesauribile zampillante vita
eterna che il tuo Vangelo promette fin d'oggi nel cuore di chi si lascia andare
fra le tue braccia.
Troppo tardi ho capito
che ci hai dato gli occhi per aprirli a contemplare nella lode le meraviglie
della tua creazione, ma più ancora per chiuderli e scoprire nell'abisso del
nostro cuore, quel santuario che neppure a noi è dato varcarne la soglia,
perchè lì nel profondo di noi stessi, abita velata ma vera la tua immortale
presenza!
Troppo tardi abbiamo
insegnato a quelli che si amano ad amarsi sempre di più proprio confidando
sempre di più, Signore Gesù, nel Tuo Amore per l'altro, per l'altra, più ancora
che nel loro reciproco amore! Troppo tardi ho accolto l'illuminazione di
credere che proprio il peccato, proprio il mio peccato contro di Te e contro il
fratello, proprio il mio peccato non estingue ma più ancora infiamma l'Amore
del Buon Pastore verso di me, pecorella smarrita: solo presentandomi peccatore
tu mi verrai incontro. Tu hai detto di essere venuto non per i giusti, appunto,
ma per i peccatori come me.
Troppo tardi,
Signore Gesù! Ma per te non è mai troppo tardi! Tu mi concederai ancora un solo
giorno per contaminare del tuo Amore infinito chi si contenta dei propri amori
finiti, senza riconoscere in essi il tuo dono. Allora, nonostante i nostri 100
anni di vita gettati cercando la felicità dove abita soltanto il piacere,
allora anche noi potremmo dire di non aver vissuto inutilmente!