Desiderio: di vedere Dio
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Gv 14, 7: "Mostraci il Padre e ci basta!"
Signore Gesù! Io non posso dire che vedere Dio è il sogno che più spesso mi
sogno di notte e neppure il sogno che più spesso mi sogno da sveglio, addirittura neppure il sogno che
più spesso mi sogno quando sono in chiesa!
Ma lo posso intuire, Signore, che vedere Te, finalmente, potrebbe davvero
saziare il mio cuore: nelle tue pupille leggerei la soluzione all'impossibile problema di quest'avventura
bislacca della vita!
Nei tuoi occhi leggerei il perchè io sono io e un altro è un altro, e
perchè quel bambino è nato mostro, e perchè gli uomini sani sanno scegliere di diventare mostri!
Nei tuoi occhi leggerei tutto quello che le persone che amo non solo non
vogliono dirmi, ma anche quello che di sè non riescono a conoscersi pienamente!
Nei tuoi occhi vedrei... No, Signore! Non ti domando di vedere questo o
quell'altro nei tuoi occhi.
Ti domando soltanto e soprattutto di darmi una sete proprio dei tuoi occhi,
più che degli occhi che amo!
Non ti dico "mostraci il Padre e ci basta!" ti dico: insegnami a
non desiderare oggi per quelli che amo nulla di più desiderino Te, e il tuo Regno qui in terra, e poi in Cielo!
Io conosco, Signore, il desiderio dei volti che amo! Ne conosco l'incanto,
l'attrattiva, il bisogno, l'incoraggiamento, e la gioia!
Dònami di leggere nell'attesa dei volti che amo l'anticipo gioioso e forse
impaziente dell'attesa di un incontro definitivo con il Tuo volto.
Insegnami ad esaltarmi di tutte queste attese, di tutto questo "già",
insegnami a non farmi bastare tutte queste attese, fissando il "non ancora"!