Spontaneità: vera schiavitù
S > Spontaneità
Mc 1,13: "Fu portato
nel deserto per essere tentato".
Signore Gesù! Ti ringrazio per il giorno in cui mi hai aiutato a credere
che la tentazione esiste, ed anche il tentatore!
In questo
mondo dove tutto ciò che è spontaneo non solo è lecito ma anche doveroso, in
questo mondo dove impegnarsi a combattere contro le tentazioni viene
considerato fonte di malattia, di nevrosi, di frustrazione, di complessi;
in questo mondo dove tutta la pubblicità studia accuratissimamente tutte le
nostre spontaneità e le nostre voglie per imbandire la tavola della vita con
tutte le avvelenate ghiottonerie del mercato consumista; in questo mondo dove i
giovani comuni si abituano con la birra e lo spinello a liberare dal di dentro
di sè la spontaneità di tutte le belve che non trovano il coraggio di
ammansire; in questo mondo dove bene e male non vengono giudicati dal bene e
dal male veri che ne risultano ma solo dalla spontaneità della maggioranza:
"fanno tutti così";
in questo
mondo dove i bisogni veri e profondi vengono scambiati con le voglie
superficiali indotte dall'esterno' esterno, ecco, Signore, che Tu ci parli di
tentazione.
Grazie,
Signore, perchè, se Tu ce ne parli e ci inviti a combattere afferrando la spada
della Tua Parola, allora vuol dire che noi siamo liberi di combattere, capaci
di vincere o di essere sconfitti: allora non è vero che "siamo fatti
così" e non c'è niente da fare!
Grazie perchè ci riveli la presenza misteriosa del tentatore: da soli non
saremmo stati capaci di inventare la tentazione della droga, della bomba
atomica o, forse peggio, la tentazione della serenissima indifferenza che
avvinghia dolcemente le masse! Rivelaci la potenza della Tua Parola, vero
esorcista sui nostri passi!
Rivelaci la
bellezza del miracolo sacramentale della riconciliazione, che ricuce le ferite
interiori, varchi della tentazione!
Rivelaci la
gioia di quei fratelli e sorelle che vegliano, sentinelle armate per amore,
sulla soglia insidiata del nostro cuore.
Insegnaci a
combattere sempre meno noi per dominare le nostre tentazioni, per dilatare
invece dentro di noi quella armoniosa esperienza di Te che non domina da fuori
ma doma da dentro le nostre tentazioni.