Passione: del "già e non ancora"
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Mt 5,6: "Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia".
Signore Gesù!
Salvami dalle facili contentature! Salvami dal dire che "quando c'è la
salute c'è tutto!". Fammi incontrare i tantissimi sani disperati, accanto
al percosso dalla vita, tuttavia traboccante di Speranza!
Signore Gesù! Grazie perchè hai messo nel mio cuore la sete di vita eterna.
Grazie per
avermi regalato la sete disperata di una vita oltre la morte, sete di acqua
zampillante vita eterna, mentre tanti saziano l'arsura con qualche caramella
dissetante: carriera, sport, sesso, evasione, pantofole!
Grazie perchè
tu mi dici che fin d'oggi, misteriosamente, la tua vita abita nel mio cuore.
Già fin d'oggi ne avverto fascinoso, esaltante, il riflesso, "come un
enigma specchio", in attesa operosa e impaziente al contempo del
"faccia a faccia" con te!
Salvami,
Signore dal disprezzare il fiammifero, le piccole gioie sane e luminose di
oggi, così da accendere fin d'ora il falò della gioia nella notte, in attesa
dell'alba della felicità.
Ma salvami
altrettanto dal fatale pericolo di accecare gli occhi davanti al fiammifero,
queste piccole gioie di oggi: il mio sguardo così da non avere più occhi per il
sole che albeggia!
Dònami,
Signore, di sperimentare l'estasi di abbracciare chi accoglie il mio abbraccio
con la gioia di sentirsi abbracciato dal mio amore, ed al contempo coglie
durante il mio abbraccio la nostalgia irrefrenabile dell'abbraccio universale
con Te e con tutti gli uomini e le donne della Storia. La gioia e la croce
dell'assaggio; "il già" e "il non ancora"!