Violenza: ricambiata in tenerezza
V > Violenza
Lc 6,27: "...pregate per coloro che vi maltrattano".
Non lasciarmi andare, Signore Gesù, alle facili recriminazioni contro la
violenza del nostro ambiente: fammi scoprire il dente avvelenato che porto
nella bocca dell'anima prima delle ferite che scopro attorno a me.
Conducimi per
mano a scoprire la mia violenza quando inchiodo con gli occhi, quando
schiaffeggio col disprezzo, quando paralizzo col mutismo, quando trafiggo con
l'ira repressa, quando imbavaglio con la squalifica, quando avvinghio con la
voglia di possesso.
Donami una
repulsione istintiva per l'uso della violenza: la risposta secca, lo strapotere
del mio vocabolario, la forzatura attraverso un'alleanza che conta, lo sguardo
feroce e trafiggente, il "muso" prolungato, la grinta del mio
carattere, il peso della mia posizione sociale, il temperamento irascibile,
l'autorità fatta pesare... e la sicurezza stessa della mia fede!
Fammi attento
agli atteggiamenti di inconsapevole violenza nelle nostre famiglie. Fammi
ancora più attento alle gioie della tenerezza nelle nostre case.
Coltiva in noi
l'attenzione all'amore quotidiano, il bisogno di attenzioni vicendevoli,
l'ambizione di vincere nella prontezza del capirsi, il desiderio dello
scrutamento interiore, la gioia del "grazie" in famiglia, la carità
del complimento, dell'apprezzamento, dell'incoraggiamento.
Indicaci tempi
e modi per manifestarci in serena libertà anche davanti agli altri l'intensità
e la tenerezza del nostro amore familiare: in tempi di rapporti superficiali,
funzionali e frettolosi, abbiamo troppo bisogno di chi si ferma a raccogliere
violette!
Insegnaci a
carezzare con pudica tenerezza quel volto dove gli occhi traspariscono una
volontà di bussare rispettosamente al Tuo cuore per venerarti e servirti!
Fammi attento
e trepidante davanti all'onda di violenza sessuale che mi invade dai manifesti
aggressivi, dagli spot televisivi ammiccanti, dal vestito che scopre il corpo
coprendo il cuore.
Fammi
compassione dell'uomo maschio che si sente qualcuno perchè si sente fisicamente
forte. Distanziami dal maschio che conquista perchè possiede la donna!
Fammi
caritatevole verso la donna che gioca sicura di sè, padrona degli automatismi
del maschio, facendosi forte della di lui debolezza.
Incantami di
quei rapporti uomo/donna dove la passione diventa tenerezza, dove
l'accattivante fiorisce in curiosità, dove il sesso matura in attenzione, dove
la cattura per lui e l'attrattiva per lei sbocciano nel dono vicendevole.