Bene: un difficile esame
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Mt 22 "... amerai il Signore Dio
tuo... il prossimo comete stesso "
Insegnami Tu, Signore, cosa vuol dire davvero voler bene: troppi inganni si
nascondono in queste mie parole!
Talvolta dico "io ti voglio bene" e
metto la virgola dopo "ti voglio-bene": allora faccio consistere il
bene nel volere l'altro, la sua attenzione, la sua
compagnia, il contatto della sua pelle, il suo affetto, il suo sguardo privilegiato... ma sempre voglio per me!
Liberami, Signore,
dall'inganno di credere di volere il bene dell'altro, mentre voglio l'altro!
Fammi. passare
in moviola le immagini dei miei amori, dalla famiglia, all'amicizia, ai Poveri,
per controllare questa virgola!
Talvolta dico
"io ti voglio bene" emetto la virgola dopo"io-ti voglio
bene!" nella presunzione che io solo so volere il vero bene dell'altro.
Fammi capire quando il bene dell'altro lo voglio, magari intensamente ma
per la mia soddisfazione, come una mamma che
vuole il bene del figlio perchè vuole sentirsi madre riuscita!
Concedimi, Signore Gesù, di volere davvero il bene dell'altro per il suo
vero e solo bene, anche e soprattutto se l'altro non sa
o addirittura nega che sono io ad avergli fatto e dato quel bene!
Ti ringrazio di quando riesco a dire "io
ti voglio bene!" mettendo soltanto il punto esclamativo alla fine dell'esclamazione:
"io ti voglio bene!".
Insegnami così
avoler soltanto il bene di quelli che amo quando desidero che il tuo Regno,
Signore, si compia, anzitutto nella
persona che amo, per il suo vero bene, e perché il tuo Regno, Signore, su di
lui e su di tutti si
compia!
Fammi capace di cercare custodi vigilanti
sulla qualità dei miei amori, senza paura di essere invaso e inquisito: dammi custodi saggi, rispettosi, illuminanti, esigenti per
amore.
Ecco allora: grazie di
tutto cuore, Signore, per avenni insegnato che non ci sono due specie di amore,
ma lo stesso,
l'amore verso Te guardandoti in faccia, e verso Te, visto fiorire in me e nei
fratelli.
Grazie,
Signore, che mi hai svelato il tuo volto nel volto del fratello.
Dònami tuttavia di fare
di Te, Signore, del tuo volto in assoluto, anche prima e senza del fratello, il
primo volto intuito
dal mio sguardo anelante di luce e di gioia!
Dònami, Signore, di
essere felice della tua eterna felicità: felice che Dio sia Dio!