Intelligenza: quale
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Fil. 4,7: "La pace di Dio sorpassa ogni intelligenza".
Grazie Signore, per questa "umiliante" riflessione sull'intelligenza, offertaci da Agostino, uno fra i più intelligenti della storia umana!
Dio ci scampi dall'intelligenza che scopre veloce i segreti della natura, delle cose, della scienza (delle macchine) ma tace distratta davanti al mistero dei cuori.
Dio ci scampi dall'intelligenza che esplora impudica i segreti dei cuori, spogliandoli in pubblico senza rispetto, senza bussare con trepidazione venerante alle porte dell'anima.
Dio ci scampi dall'intelligenza che possiede le cose misurandole con il metro del numero e pesandole con la bilancia del denaro e del silenzio, sorda al fascino della musica e della poesia, cieca di fronte
all'incanto del fiore e dell'arte.
Dio ci scampi dall'intelligenza che scruta impietosa il passato delle persone prevedendone con precisione il loro futuro con la freddezza del teorema anzichè inginocchiarsi di fronte al mistero di speranza che Dio solo conosce.
Dio ci scampi dall'intelligenza che punta il dito verso il bersaglio degli altri come fossero selvaggina da inseguire e catturare anzichè porsi onesta e crudele allo specchio di se stessa per cogliere macchie e rughe della propria coscienza.
Dio ci scampi dall'intelligenza che esplora con astuzia le scorciatoie del proprio cammino verso il traguardo dei propri interessi piccini anzichè spiccare il volo verso gli orizzonti e i drammi del mondo, voltando le pagine della storia e sfogliando l'atlante geografico.
Dio ci scampi dalle intelligenze che si lasciano incantare dal fascino autoerotico della propria luccicante intuizione, sempre vittoriosa sulle altrui lentezze, anzichè nulla voler capire prima di desiderare l'amore, dato e raccolto.
Dio ci scampi dalle intelligenze che sono talmente consapevoli del proprio vantaggio sugli altri, da vivere inchiodati dietro la cattedra della propria superbia, anzichè essere così intelligenti da sapersi fare scolaretti di tutti, e così crescere ogni giorno.
Dio benedica l'intelligenza così illuminata da accorgersi di non vederci chiaro nella notte della vita, fino a scorgere nella notte la stella polare della fede: chiuderà con gioia gli occhi della propria mente per lasciarsi andare, cedendo alla fede, a occhi chiusi, nelle Sue braccia!